Riforma delle sanzioni: pubblicato il decreto in Gazzetta Ufficiale

La Redazione
03 Luglio 2024

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 28 giugno 2024, n. 150, il d.lgs. n. 87/2024 che ha ad oggetto la riformulazione del sistema sanzionatorio tributario in ambito penale e amministrativo.

Dal testo del decreto 14 giugno 2024, n. 87 emerge la volontà di mitigare il sistema punitivo e di incentivare la collaborazione tra Amministrazione Finanziaria e contribuente.

Le principali novità nel sistema sanzionatorio penal-tributario sono previste all'art. 1 del d.lgs. 87/2024 e riguardano:

  • una definizione più chiara dei crediti non spettanti e inesistenti, con la previsione di effettiva inesistenza nei casi di crediti totalmente privi di elementi oggettivi o soggettivi di supporto o che trovano sostegno in elementi totalmente falsi;
  • una nuova disciplina dei reati riscossivi, che vede l'introduzione di una condizione obiettiva di punibilità nel caso di omesso versamento di ritenute ed IVA nei casi di manifesta volontà di sottrazione al pagamento dell'obbligazione tributaria;
  • un ampliamento delle ipotesi di non punibilità nel caso dei reati di indebita compensazione e di omesso versamento di ritenute ed IVA in caso di sopravvenienza di cause non imputabili all'agente;
  • la rilevanza dell'estinzione e del pagamento rateale del debito ai fini della non punibilità per particolare tenuità del fatto o della diminuzione della pena fino alla metà (con la precisazione che la pendenza di un pagamento rateale può evitare, in alcuni casi, il sequestro ed essere causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto);
  • il coordinamento tra il procedimento e il processo tributario e processo penale, con la determinazione della possibilità di acquisire nel processo penale a fini probatori le sentenze tributarie irrevocabili e gli atti di accertamento delle imposte che sono divenuti definitivi;
  • l'applicazione del principio del ne bis in idem, che impone al giudice e all'amministrazione di tener conto, all'atto dell'irrogazione della sanzione, di quella già irrogata in sede amministrativa o penale;

Le novità sul piano amministrativo perseguono l'obiettivo di razionalizzazione del sistema sanzionatorio e di adeguamento agli standard degli altri Paesi europei, anche al fine di attrarre capitali e imprese estere.

In particolare, il decreto interviene, all'art. 2, sul d.lgs. n. 471/1997, e individua una generale riduzione delle sanzioni:

  • nel caso di sanzioni applicate in modo proporzionale viene eliminata la graduazione tra un minimo ed un massimo (fermi restando possibili aumenti o riduzioni della sanzione-base in considerazione della gravità del fatto o delle circostanze connesse);
  • nel caso di sanzioni in misura fissa è stata invece mantenuta la potestà degli Uffici di graduarle tra un minimo ed un massimo.

Il d.lgs. n. 87/2024 prevede all'art. 3 alcune modifiche ai principi generali contenuti nel d.lgs. n. 472/1997, in tema di ravvedimento operoso e di responsabilità del rappresentante legale per violazioni ascrivibili all'ente.

Infine, l'art. 4 del decreto individua delle modifiche al d.lgs. n. 472/1997 con riguardo alle sanzioni sui tributi su affari, produzione, consumi e indiretti: con riferimento alle imposte di registro, di bollo, sulle successioni e donazioni, sugli spettacoli, sulle concessioni governative e sulle assicurazioni, nonché alle imposte ipotecaria e catastale.

Le modifiche al sistema penal-tributario sono immediatamente operative e si applicano ai processi in corso nel rispetto del principio del favor rei di cui all'art. 2 c.p.; al contrario, le nuove norme in tema di sanzioni amministrative si applicano esclusivamente ai fatti commessi a decorrere dal 1° settembre 2024, in deroga alla regola generale affermata dall'art. 3 d.lgs. n. 472/1997.

Per maggiori approfondimenti si rinvia al testo del decreto.

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