Legge Capitali: l’analisi del Notariato sulla dematerializzazione delle partecipazioni di s.r.l.

La Redazione
05 Luglio 2024

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato lo Studio n. 42-2024/I, “La dematerializzazione delle partecipazioni di società a responsabilità limitata (art. 3 l. 21/2024)”.

Prosegue l'analisi del Consiglio Nazionale del Notariato sulle principali novità introdotte dalla c.d. Legge Capitali (l. 5 marzo 2024 n. 21): lo Studio n. 42-2024/I, a firma di Marco Cian, è dedicato all'art. 3, in tema di dematerializzazione delle partecipazioni di s.r.l. e fa seguito allo Studio n. 40-2024/I, sulla nuova disciplina del voto plurimo e maggiorato (su cui si veda il precedente contributo, in questo portale) e allo Studio n. 41-2024/I, sulla nuova figura del rappresentante designato obbligatorio (e su cui si veda il precedente contributo).

Lo Studio n. 42 analizza la portata dell'art. 3 Legge Capitali, sia sotto il profilo sistematico, in relazione al perdurante divieto di rappresentazione delle quote in azioni (art. 2468 c.c.), sia nella declinazione disciplinare dell'istituto, con riferimento alle fasi dell'emissione e della circolazione delle quote e all'esercizio dei diritti sociali, in connessione con la reintroduzione del libro soci.

La norma in questione – modificando l'art. 26 d.l. 179/2012 - introduce una nuova forma di documentazione delle partecipazioni di s.r.l. e una modalità di circolazione delle medesime ulteriore rispetto alla tradizionale circolazione per atto notarile ex art 2470 c.c. o per atto digitale veicolato da altro professionista abilitato, ex art. 36 d.l. 112/2008, come pure ulteriore rispetto alla più recente circolazione intermediata delle quote collocate tramite crowdfunding (art. 100-ter t.u.f.).

Si rimanda, per approfondimenti sul tema, a: Pellegrino, La dematerializzazione delle quote delle s.r.l. – PMI.

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