Prosegue l'iter del Correttivo-ter presso le Commissioni parlamentari

La Redazione
26 Luglio 2024

Dopo la bollinatura ricevuta dalla Ragioneria generale dello Stato, dal 15 luglio il "Correttivo-ter" si trova presso le commissioni di Camera e Senato per il parere di competenza. Allegati lo schema di decreto, la relazione illustrativa e la relazione tecnica, il dossier del Sevizio studi di Camera e Senato e il dossier del Servizio Bilancio dello Stato.

Il 15 luglio 2024 lo “Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14” è stato assegnato alle commissioni della Camera e del Senato.

Quanto alla Camera, il decreto (Atto del governo n. 178) è stato affidato a: Commissione II Giustizia in sede consultiva, che il 24 luglio ha svolto una prima discussione rinviando il seguito dell'esame ad altra seduta. Il 31 luglio sono previste delle audizioni informali; Commissione V Bilancio e Tesoro, che ha calendarizzato l'esame per mercoledì 31 luglio; Commissione XIV Politiche dell’Unione Europea, che ha calendarizzato l'esame per mercoledì 31 luglio.

Quanto al Senato, lo schema di decreto è stato assegnato alle commissioni II Giustizia (in sede consultiva, martedì 30 luglio), V Bilancio (in sede consultiva per i profili finanziari; l'esame del decreto è stato fissato sempre per il 30 luglio) e IV Politiche dell’UE (in sede di osservazioni. anche qui, l'esame è cominciato il 23 luglio, per essere rinviato alla seduta del 30 luglio).

Il termine per le Commissioni scade il 24 agosto 2024.

Si ricorda (fonte: resoconto di seduta del 23 luglio 2024 della Commissione Politiche dell'UE, rel. Zanettin) che sia il decreto legislativo n. 14/2019, sia le modifiche introdotte con il decreto legislativo n. 83/2022, sono entrati in vigore il 15 luglio 2022. Di conseguenza, le deleghe per l'adozione di disposizioni integrative e correttive sarebbero scadute il 15 luglio 2024. Tuttavia, in base al comma 3 dell'articolo 1 della legge n. 20 del 2019, la scadenza ivi prevista è prorogata di 60 giorni, quindi fino al 13 settembre 2024, per consentire l'espressione del parere parlamentare. Similmente, in base al comma 3 dell'articolo 30 della legge n. 234 del 2012, il termine previsto dalla legge di delegazione europea è prorogato di 3 mesi, ovvero fino al 15 ottobre 2024, per consentire l'espressione del parere parlamentare

Si allega il testo dell’atto trasmesso alle Commissioni, insieme a relazione illustrativa e relazione tecnica.

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