I poteri del giudice ordinario nell'esame dei vizi di legittimità di un atto amministrativo

La Redazione
31 Luglio 2024

Con la presente pronuncia, la Cassazione delimita il potere del giudice ordinario in relazione alla delibera di una giunta comunale sulla gestione dei parcheggi liberi e a pagamento.

Tizia proponeva opposizione avverso tre verbali di accertamento per violazione dell'art. 7 del Codice della Strada, per avere fatto sostare il veicolo di sua proprietà presso spazi regolamentati ad orario e a pagamento senza esporre il biglietto di pagamento. Tizia contestava che, nella zona in cui erano state accertate le sue infrazioni, i parcheggi di libera sosta fossero eccessivamente limitati a causa di una delibera del '95, adottata - secondo l'opponente - dalla giunta municipale contravvenendo allo stesso art. 7 del Codice della Strada, il quale imponeva la presenza di un certo numero di spazi liberi salvo esigenze particolari, nel caso di specie non specificate dal Comune. Di conseguenza, Tizia chiedeva che il giudice ordinario disapplicasse l'atto illegittimo - nonché quelli conseguenti - e annullasse il provvedimento sanzionatorio.

Il giudice rigettava l'opposizione, così Tizia impugnava la decisione dinanzi al Tribunale di Catania, che invece accoglieva l'appello annullando i verbali opposti, sul presupposto che la delibera della giunta comunale fosse da disapplicare in quanto priva di motivazione in ordine al mancato rispetto dell'obbligo di riserva di cui all'art. 7, comma 8, c.d.s. e, dunque, emessa in carenza di potere. Ricorreva il Comune in Cassazione.

La Suprema Corte ha accolto il ricorso, delimitando i poteri del giudice ordinario nei confronti degli atti amministrativi: difatti, la Corte ha stabilito che, in questi casi, il giudice ordinario può incidentalmente esaminare, ai fini della disapplicazione, solo gli atti amministrativi direttamente correlati alla sanzione sicché, ove sia stata irrogata una sanzione pecuniaria per la sosta di un autoveicolo in zona a pagamento senza esposizione del tagliando attestante l'avvenuto versamento della somma dovuta, il controllo del giudice non può estendersi anche agli eventuali vizi di legittimità della deliberazione della giunta comunale di concessione della gestione del servizio ad un'impresa privata.

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