Malformazioni congenite da talidomide: criteri per individuare la competenza territoriale
25 Settembre 2024
Cinque persone traevano in giudizio presso la sede italiana di Milano la società tedesca GRÜNENTHAL GMBH, con sede legale in Germania, asserendo di essere nati malformati a causa dell'assunzione da parte delle rispettive madri, durante la gravidanza, di un farmaco contenente la talidomide. La società tedesca, costituitasi in giudizio, eccepiva preliminarmente l'incompetenza territoriale del Tribunale di Milano, ma quest'ultimo rigettava l'eccezione con ordinanza. La società, allora, proponeva regolamento necessario di competenza, sulla base del fatto che il Tribunale ambrosiano non fosse né il foro del luogo nel quale il convenuto ha la propria sede legale né il foro del luogo nel quale si è verificato il danno (essendo i cinque attori nati altrove). La Suprema Corte ha accolto il regolamento di competenza, rilevando che, con l'avvento del Regolamento CE n. 1215/2012, è stata dettata una disciplina che non si limita ad individuare l'ordinamento munito di giurisdizione, ma identifica anche il giudice che, all'interno di esso, ha la competenza per la decisione della causa, secondo cui «in materia di illeciti civili dolosi o colposi, la competenza va individuata in favore dell'autorità giurisdizionale del luogo in cui l'evento dannoso è avvenuto o può avvenire. Nel caso di specie, essendo il danno avvenuto durante la gravidanza ed essendosi manifestato alla nascita dei cinque attori, la Cassazione ha individuato come Tribunali competenti a valutare la domanda di risarcimento danni i Tribunali presso i luoghi di nascita di ciascuno degli attori, così come indicati dagli stessi nell'atto di citazione. |