Consob pubblica il Quaderno FinTech n. 13 con un’indagine conoscitiva sul Crowdinvesting

03 Ottobre 2024

La Consob, nel mese di luglio 2024, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, ha pubblicato, nella collana Quaderni FinTech, il Quaderno n. 13 "Il crowdinvesting made in Italy - Un’indagine conoscitiva” a cura di Marta Valeria Caivano; Caterina Lucarelli; Francesco James Mazzocchini; Paola Soccorso; che mette a fuoco in tutti i suoi aspetti il fenomeno del crowdfunding.

Nel Quaderno Fintech n. 13, che si incentra sul crowdinvesting, Consob analizza anche il lending investment, ossia la sottoscrizione di obbligazioni o prestiti societari.

Si tratta di un’indagine, svolta sulla base di analisi sperimentali che ha previsto il ricorso a strumenti di analisi differenziati sia di tipo qualitativo sia di tipo sperimentale, con evidenze raccolte tra dicembre 2022 e gennaio 2023 oltre ad un sondaggio tra gli operatori del settore, che approfondisce le opinioni sul crowdfunding e le leve che muovono i diversi attori del settore, ossia imprese, investitori e gestori di portali. L’Italia si pone come il primo fra gli Stati membri Ue a disciplinare nel 2013 gli investimenti in strumenti di capitale attraverso piattaforme on line dedicate. Attualmente l’Italia si colloca al secondo posto nella Ue per numero di operatori autorizzati, dietro alla Francia.

Dall’analisi emerge che i gestori di portali sono consapevoli dei propri punti di forza e di debolezza e non intendono lasciarsi sfuggire le opportunità derivanti dal nuovo quadro regolamentare, come l’apertura transfrontaliera e il conseguente impulso alla competitività e alla progressiva specializzazione delle piattaforme.

Le conclusioni del Quaderno sono che tra le possibili leve attivabili per dare ulteriore impulso al settore vi sono gli incentivi fiscali rivolti a investitori e imprese, nonché misure che favoriscano le possibilità di smobilizzo degli strumenti oggetto di campagne di crowdfunding. Informazione e conoscenza restano i necessari presupposti della crescita del comparto, poiché in grado di incidere su elementi culturali che possono disincentivare il ricorso a tale forma di finanziamento e investimento.

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