Novità dal Cdm: approvato il DDL Bilancio 2025 e il decreto collegato economico-fiscale

La Redazione
16 Ottobre 2024

Si è riunito ieri a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri: tra le attività svolte, vi è stata l'approvazione del Disegno di legge di Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2025, di un decreto collegato economico-fiscale e un di decreto legislativo di revisione delle disposizioni in materia di accise.

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri, martedì 15 ottobre 2024, il Disegno di Legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.

Il DDL dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027

Le misure previste dal DDL si concentrano sulla riduzione degli oneri fiscali e sul supporto ai lavoratori dipendenti e ai pensionati a basso reddito, tenuto conto anche del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall’incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente.

In particolare:

  • si rendono strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l'accorpamento su tre scaglioni delle aliquote IRPEF già in vigore nell'anno in corso;
  • si conferma anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori;
  • si incrementano le risorse per sostenere il rinnovo contrattuale dei dipendenti nel settore della sanità, adattando gli stanziamenti previsti alla crescita del PIL nominale nei prossimi due anni;
  • sono confermate e potenziate le misure sui congedi parentali e si introduce anche una "Carta per i nuovi nati" che riconosce 1.000 euro ai genitori con ISEE entro i 40.000 euro;
  • si procede al rifinanziamento per il 2025 della carta "Dedicata a te" per un totale di 500 milioni (nel computo delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico);
  • sono confermati gli incentivi finalizzati all'occupazione dei giovani e delle lavoratrici (in particolare nel Mezzogiorno), che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027.

Durante la riunione, il Cdm ha approvato anche un decreto recante misure urgenti in materia economica e fiscale in favore degli enti territoriali che, con riguardo alle disposizioni fiscali, prevede la modifica dell’imposta sostitutiva, per le annualità ancora accertabili, dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale. In particolare, il decreto individua la possibilità, per i soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che aderiscono nel termine del 31 ottobre 2024, di adottare un regime di ravvedimento versando l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Inoltre, il decreto adegua la normativa in materia di ravvedimento per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale e che per le annualità 2020 e 2021 hanno dichiarato la presenza di una causa di esclusione dalla applicazione degli ISA in relazione alla diffusione della pandemia da COVID-19.

Infine, il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di revisione delle disposizioni in materia di accise che prevede:

  • l'introduzione nel Testo unico delle accise (TUA) di un sistema di qualificazione degli operatori per instaurare un rapporto di fiducia tra soggetto obbligato e amministrazione finanziaria;
  • la revisione delle modalità di accertamento, liquidazione e versamento dell’accisa sul gas naturale, superando l’attuale sistema basato su di un meccanismo di acconto storico. Il nuovo sistema si baserà su acconti mensili commisurati a quanto fatturato ai consumatori finali mese per mese;
  • una semplificazione per gli esercizi di vendita al minuto di alcolici per i quali la denuncia all’Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) sarà assorbita dalla (già prevista) comunicazione di avvio delle attività di vendita di prodotti alcolici assoggettati. Il rilascio della licenza sarà richiesto solo per alcune tipologie di deposito di prodotti alcolici e solo al di sopra di prestabiliti volumi minimi;
  • la riforma della accisa sull'energia elettrica, che si applicherà con le stesse modalità previste per il gas naturale.

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