Certificazione dell'amministratore condominiale - UNI 10801:2024. Etica e deontologia della figura professionale
17 Ottobre 2024
Gli ulteriori requisiti dell'amministratore di condominio Oltre agli obblighi di formazione, il Legislatore richiede ulteriori requisiti in capo all'amministratore di condominio, indicati dall'art. 71-bis, comma 1, lett. a), b), c), d), ed e), disp. att. c.c. In particolare, possono svolgere l'incarico di amministratore di condominio coloro:
La perdita dei citati requisiti comporta la cessazione dall'incarico. In tale evenienza, ciascun condomino può convocare senza formalità l'assemblea per la nomina del nuovo amministratore.
Aspetti generali sulla condotta dell'amministratore L'amministratore di condominio deve sempre all'altezza e in grado di affrontare ogni problematica che nasca nel mondo condominiale. Questo ovviamente si traduce in aggiornamento professionale continuo ed esperienza sul campo ma, allo stesso tempo, è fondamentale che il lavoro dell'amministratore sia svolto seguendo determinate norme etiche. Per queste ragioni anche l'amministratore di condominio deve rispettare norme deontologiche e di comportamento, non solo nei riguardi dei condomini e del condominio amministrato, ma anche nei confronti dei colleghi. Come sappiamo non esiste un collegio o albo od ordine professionale sancito dalla legge che tuteli, guidi e sanzioni, in caso di necessità, l'amministratore. Vi sono però le associazioni professionali che impongono ai propri iscritti regole deontologiche che devono ispirare e guidare la condotta degli amministratori associati.
In argomento, si osserva che l. n. 4/2013 prevede che le associazioni professionali promuovano, anche attraverso specifiche iniziative, la formazione permanente dei propri iscritti, che adottino un codice di condotta, vigilino sulla condotta professionale degli associati, sia relativamente alla regolamentazione delle norme etiche, sia relativamente al rispetto della formazione così come prevista, e stabiliscano le sanzioni disciplinari da irrogare agli associati per le violazioni del medesimo codice. Su questo stesso tema, che caratterizza uno dei doveri più generali dal punto di vista deontologico, è intervenuta anche la circolare del Ministero dello Sviluppo Economico del 1° ottobre 2018. Premesso ciò, in generale, l'amministratore di condominio:
Aspetti etici e deontologici richiesti dalla norma UNI 10801:2024 A seguito della recente nuova norma UNI 10801:2024 (approvata il 20 marzo 2024 ed entrata a far parte del corpo normativo nazionale l'11 aprile 2024), l'Ente Nazionale di Normazione fornisce un inquadramento generale per la realizzazione di una infrastruttura della cultura dell'integrità professionale, finalizzata alla definizione e gestione dell'integrità professionale del professionista. Un sistema basato sulle regole (aspetti deontologici) e un sistema “basato sui princìpi e valori” (aspetti etici) relativamente alla professione, ai rapporti interni tra professionisti e alle relazioni con le parti interessate pertinenti. a) L'integrità professionale Come precisato dal documento in commento (norma UNI) e, in relazione all'integrità professionale, il professionista è tenuto a trarre ispirazione e far sì che l'attività sia conforme ai princìpi della Costituzione Italiana, della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, esprimendo il posizionamento etico universalista basato sul rispetto e tutela della dignità umana e dei diritti fondamentali dell'uomo. Il quadro di riferimento etico-valoriale entro il quale delineare gli elementi della dell'integrità professionale è rappresentato dalle indicazioni pertinenti dall'art. 1, comma 3, l. n. 4/2013 e dagli artt. 2 comma 2 e 27- bis del Codice del consumo. b) L'etica professionale La realizzazione del Codice Etico è affidata alla associazione od organizzazione che rappresenta i professionisti coinvolgendoli nella loro realizzazione. In generale, l'etica professionale del professionista deve tener conto del rispetto della dignità umana e in tutte le attività professionali senza danneggiare in alcun modo le persone. Dunque, attività con standard di condotta in tutte le circostanze, le decisioni e i comportamenti. Le decisioni e le attività professionali devono essere finalizzate al raggiungimento del massimo beneficio per il maggior numero di persone, ma senza violare i diritti e la dignità di ogni persona. In particolare, nelle decisioni e nello svolgimento dell'attività professionale, devono essere evitati effetti collaterali negativi prevedibili, che siano comunque sproporzionati rispetto al potenziale beneficio derivante dell'effetto principale. Il professionista deve agire senza pregiudizi e con indipendenza da specifici interessi di gruppi, evitando qualsiasi forma di discriminazione ed identificando e gestendo eventuali conflitti d'interesse, reali o potenziali. Per tali finalità il professionista deve: con le conoscenze e le abilità necessarie, curando costantemente la propria formazione e il proprio aggiornamento professionale, per garantire prestazioni di alto livello qualitativo ed in linea con i più recenti stadi raggiunti dalla pratica professionale e delle tecniche e delle metodologie di analisi; nei confronti dei colleghi un comportamento ispirato a princìpi di rispetto reciproco, correttezza e lealtà, anche qualora dovesse esaminare, per qualsiasi motivo e nel dovuto modo, l'operato di un collega. c) La deontologia professionale La deontologia rappresenta uno strumento finalizzato a prevenire comportamenti professionali inappropriati, che riporta l'insieme delle regole e dei comportamenti da attuare in situazioni definite. Come suggerito dalla Norma UNI, gli ambiti delle regole possono essere individuati incrociando due dimensioni:
Anche la realizzazione del Codice Etico è affidata all'associazione o organizzazione che rappreseta i professionisti coinvolgendoli nella loro realizzazione. A questo proposito, l'Ente di normazione, con la citata Norma UNI, fornisce un quadro generale di riferimento all'interno del quale possono essere sviluppate regole specifiche della professione tenendo in considerazione i diversi rapporti.
In conclusione, le norme deontologiche sono essenziali per la tutela, dei valori e degli scopi dell'associazione di categoria nel rispetto dei rapporti tra colleghi a salvaguardia dell'immagine dell'associazione. In caso di gravi violazioni o di recidività nelle trasgressioni delle norme deontologiche, il collegio competente per territorio potrà proporre al presidente nazionale la sospensione temporanea e/o l'espulsione dall'associazione.
Riferimenti TARANTINO, Certificazione dell'amministratore condominiale - uni 10801:2024. compiti, conoscenze e attività specifiche della figura professionale in IUS Condominioelocazione.it, 26 settembre 2024; TARANTINO, Certificazione dell'amministratore condominiale - UNI 10801:2024. Aggiornamento professionale obbligatorio e certificazione volontaria in IUS Condominioelocazione.it, 11 luglio 2024; TARANTINO, Certificazione dell'amministratore condominiale - UNI 10801:2024. Profili generali sulle professioni non regolamentate in IUS Condominioelocazione.it, 19 giugno 2024; Amministratore di condominio, in Uni.com, 6 maggio 2024; Amministratori di condominio: una visione strategica per la nuova versione della UNI 10801 in Uni.com, 20 aprile 2022; Amministratore di condominio: ecco la UNI 10801 in Biblusacca.it, 9 maggio 2024. |