Controlli a distanza dei lavoratori: l’autorizzazione all’utilizzo di sistemi GPS deve rispondere ad un interesse del datore di lavoro richiedente?

Teresa Zappia
30 Ottobre 2024

Non può essere autorizzato l'impiego di sistemi GPS se ciò è determinato dall'esigenza di adempiere ad un obbligo contrattuale nei confronti del committente.

Può essere rilasciata dall'ITL competente un'autorizzazione all'installazione di dispositivi GPS sui veicoli impiegati dal datore per l'esecuzione di un contratto di appalto se i dati così acquisiti vengono impiegati, in forza di una previsione contrattuale, dal committente per la valutazione del servizio appaltato?

Con riferimento all'impiego di apparecchiature di sorveglianza, quali sono i sistemi GPS, l'art. 4 Stat. Lav. richiede non soltanto il rispetto di determinate regole procedurali ma anche una correlazione funzionale di tali strumenti, potenzialmente idonei a realizzare un controllo dell'attività lavorativa, a soddisfare specifiche esigenze del datore (es. difesa del patrimonio aziendale; tutela dei lavoratori). Le ragioni giustificanti l'impiego di tali apparecchiature devono, pertanto, essere riferite al datore richiedente l'autorizzazione all'installazione.

Tale collegamento non potrebbe ritenersi sussistente qualora la richiesta sia stata determinata esclusivamente dall'adempimento di un obbligo avente fonte nel contratto di appalto stipulato dal datore (i.e. installazione di sistemi GPS sulle vetture usate dai lavoratori). Senza considerare le implicazioni di diritto della privacy (rectius individuazione dell'effettivo titolare del trattamento dei dati), essendo le informazioni raccolte mediante i sistemi GPS destinate ad essere utilizzate dal committente, sarebbe de facto un terzo e non il datore richiedente a beneficiare dell'autorizzazione.

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