Mancata informazione sullo stato di gravidanza e prova del danno
14 Novembre 2024
Rispetto al delicato tema dell'interruzione volontaria di gravidanza, il Tribunale campano rigettando il ricorso di Tizia, fa notare come: «da una parte, pertanto essa (IVG) può essere sorretta da una pluralità diversificata di ragioni concrete (e non è né allegato né provato quali erano quelle del 2017 e se queste, o altre, erano presenti anche nel 2018); dall'altra, stante la gravosità di detta procedura, non è assolutamente detto che una donna, seppur abbia già in precedenza praticato la stessa, voglia poi ripeterla in caso di successiva ulteriore gravidanza». Nel caso specifico, l'essersi sottoposta Tizia nel 2017 a una procedura di interruzione volontaria di gravidanza, non dimostra che ella avrebbe scelto tale strada anche nel 2018, ove informata per tempo. Inoltre, «di certo l'intervento di sterilizzazione tubarica è indice dell'intenzione di non mettere al mondo un figlio ma non è anche un grave e serio elemento indiziario tale da indurre a ritenere che, ove avesse avuto contezza tempestiva della gravidanza l'attrice avrebbe attivato le pratiche per la sua interruzione volontaria». |