Esdebitazione del fallito e presupposto oggettivo: l’intervento delle Sezioni Unite
25 Novembre 2011
La fattispecie e le conclusioni - Le SS.UU. della Suprema Corte sono intervenute sulla controversa questione, che ha trovato sia in dottrina che in giurisprudenza di merito soluzioni contrastanti, riguardante il presupposto oggettivo per il riconoscimento dell'esdebitazione. Si trattava in particolare di accertare se, per la concessione del beneficio dell'esdebitazione al fallito, occorra il soddisfacimento, almeno parziale, di tutti i creditori o se, invece, sia sufficiente che almeno una parte dei creditori sia stata soddisfatta. La Corte ha preso in esame il secondo comma dell'art. 142 l. fall., la cui formulazione presenta margini di equivocità, facendo ricorso, per la soluzione della questione in esame, al criterio interpretativo logico-sistematico nel tentativo di individuare la ratio sottesa all'introduzione dell'esdebitazione, e hanno quindi prospettato un'interpretazione favorevole alla più ampia applicazione di tale nuovo istituto. |