Editoriale: speciale “Decreto Sviluppo”

Filippo Lamanna
03 Agosto 2012

La recente emanazione del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, più noto come "Decreto Sviluppo", e la sua conversione in legge, mi ha indotto a pensare che potesse essere utile per i nostri lettori aprire una sezione speciale che raccogliesse una prima rapida, ma completa carrellata di opinioni e commenti dei nostri collaboratori, che, anche sulla base della mia primissima lettura introduttiva sin da subito pubblicata nella sezione FOCUS de ilFALLIMENTARISTA, servisse da ulteriore e maggiore approfondimento contestuale alla conversione in legge, e quindi anche - perché no? - da quadro critico, e al tempo stesso propositivo, per l'eventuale inserimento di modifiche migliorative.

La recente emanazione del

decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83

, più noto come "Decreto Sviluppo

", e la sua conversione in legge, mi ha indotto a pensare che potesse essere utile per i nostri lettori aprire una

sezione speciale

che raccogliesse una prima rapida, ma completa carrellata di opinioni e commenti dei nostri collaboratori, che, anche sulla base della mia primissima lettura introduttiva sin da subito pubblicata nella sezione FOCUS de ilFALLIMENTARISTA, servisse da ulteriore e maggiore approfondimento contestuale alla conversione in legge, e quindi anche - perché no? - da quadro critico, e al tempo stesso propositivo, per l'eventuale inserimento di modifiche migliorative.

Il risultato, per quanto riguarda i contributi specialistici prontamente pervenuti, è quanto mai soddisfacente e ci consente di affermare, senza presunzione né falsa modestia, che la nostra Rivista online si è mostrata davvero capace di essere in linea,

di offrire un aggiornamento in tempi brevissimi su una nuovissima normativa con commenti non meramente sommari, ma approfonditi ed incisivi.

Inevitabilmente meno ottimistica è invece la previsione sulla capacità dell'attuale legislatore di fare tesoro delle critiche motivate e dei preziosi suggerimenti rinvenibili in questi contributi.

I tempi di approvazione della legge di conversione hanno subito un'improvvisa accelerazione pre-feriale, anche a colpi di fiducia, che ha portato al licenziamento definitivo da parte del Senato.

I commenti:

Il concordato con continuità aziendale, di Marco Arato

Prime riflessioni in tema di concordato preventivo in continuità aziendale, di Paola Baldassarre e Monica Pereno

I limiti alla disciplina societaria sulla perdita di capitale, di Giacomo D'Attorre

I contratti in corso di esecuzione nel concordato: l'art. 169-bis l.fall., di Bruno Inzitari

Nuovi reati di false attestazioni da parte del professionista, di Alessio Lanzi

Ruolo e responsabilità dell'esperto. L'indipendenza e il richiamo alla disciplina sui sindaci, di Valentino Lenoci

La "nuova" responsabilità penale dell'attestatore, di Gianluca Minniti

Il ruolo dell'attestatore e la nuova fattispecie penale di “Falso in attestazioni e relazioni”, di Francesco Mucciarelli

I “nuovi” accordi di ristrutturazione: ruolo del professionista e trattamento dei creditori estranei, di Ivan Libero Nocera

Il concordato preventivo di imprese fornitrici della pubblica amministrazione, di Paolo Pizza

Il concordato in continuità e il ruolo dell'attestatore: poteri divinatori o applicazione di principi di best practice, di Luciano Quattrocchio e Riccardo Ranalli

Le radici e le cause storiche, non remote, del nuovo intervento normativo, di Giannicola Rocca

La generale intensificazione dell'automatic stay, di Federico Rolfi

I piani di risanamento dopo le modifiche: hanno ancora un futuro?, di Marco Terenghi

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