Abusivo riempimento di foglio in bianco e querela di falso
05 Maggio 2016
Abusivo riempimento di foglio in bianco: quando è necessario proporre la querela di falso?
Secondo la consolidata giurisprudenza di legittimità, la denunzia dell'abusivo riempimento di un foglio firmato in bianco postula la proposizione del rimedio della querela di falso tutte le volte in cui il riempimento risulti avvenuto absque pactis o sine pactis, ipotesi che ricorre anche quando la difformità della dichiarazione rispetto alla convenzione sia tale da travolgere qualsiasi collegamento tra la dichiarazione stessa e la sottoscrizione (v. Cass. cv, sez. VI, 25 novembre 2015, n. 24005). Tale rimedio processuale non è necessario invece nell'ipotesi del riempimento contra pacta, ossia in caso di mancata corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto s'intendeva, invece, dichiarare (v. Cass. civ., sez. III, 07 marzo 2014, n. 5417). Nel primo caso, infatti, il documento esce dalla sfera di controllo del sottoscrittore completo e definitivo, sicché l'interpolazione del testo investe il modo di essere oggettivo dell'atto, tanto da realizzare una vera e propria falsità materiale, che esclude la provenienza del documento dal sottoscrittore; nel secondo caso, invece, tale provenienza non può essere esclusa, in quanto attraverso il patto di riempimento il sottoscrittore fa preventivamente proprio il risultato espressivo prodotto dalla formula che sarà adottata dal riempitore (v. Cass. civ., sez. III, 01 settembre 2010, n. 18989). |