Il nuovo OIC 9 sotto la lente della Fondazione Nazionale Commercialisti

La Redazione
16 Marzo 2015

La FNC analizza i riflessi applicativi del Principio sulle svalutazioni per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali. L'OIC 9, nel definire un percorso logico - concettuale di misurazione delle eventuali riduzioni durevoli di valore delle immobilizzazioni finanziarie, è senza dubbio uno dei documenti più innovativi tra quelli oggetto di revisione da parte dell'Organismo italiano di contabilità.

La Circolare 15 marzo 2015 della Fondazione Nazionale Commercialisti è dedicata all'analisi applicativa del nuovo OIC 9, “Svalutazioni per perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali”, senza dubbio uno dei documenti più innovativi tra quelli oggetto di revisione da parte dell'Organismo italiano di contabilità.

L'OIC 9 ha, quindi, lo scopo di disciplinare il trattamento contabile e l'informativa da fornire nella nota integrativa per le perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali. Il presente principio contabile è destinato alle società che redigono i bilanci d'esercizio in base alle disposizioni del Codice Civile.

In termini tecnico-contabili, il documento prevede – in linea con il paradigma dello IAS 36 – che il valore contabile sia comparato con il valore recuperabile, inteso come il maggiore tra il fair value e il valore d'uso dell'immobilizzazione.

Il primo valore è rappresentato dal valore di mercato, come definito dai principi contabili nazionali e internazionali. Il valore d'uso, invece, è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari attesi dall'attività.

Le piccole e medie imprese possono quantificare il valore d'uso anche per mezzo della capacità di recupero dell'ammortamento. Tale metodo rappresenta una semplificazione facoltativa rispetto all'attualizzazione dei flussi finanziari.

Nel quadro appena descritto, la Circolare presta particolare attenzione alla capacità di ammortamento, considerata la rilevanza che tale tecnica può assumere per le realtà aziendali di piccole e medie dimensioni.

La Circolare, inoltre, approfondisce i riflessi contabili derivanti dal trattamento fiscale delle svalutazioni, con un'approfondita analisi relativa alla rilevazione della fiscalità differita ai fini delle imposte dirette e dell'IRAP.

Infine, la Circolare dedica un intero paragrafo alle modalità di compilazione della relativa informativa finanziaria.

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