Non tutte le società sono tenute all'applicazione del formato XBRL per il deposito del bilancio. Assonime nella sua Circolare diffusa nei giorni scorsi, ha fornito un utile elenco dei soggetti esclusi: fra questi anche gli enti che pur possedendo i requisiti, sono controllati da società che sono esonerate dall'obbligo.
“Per molti ma non per tutti”, recitava uno slogan in voga negli anni '80. Altrettanto potrebbe dirsi per la tassonomia XBRL che interessa indubbiamente un'ampia platea di soggetti, ma che tuttavia ne esonera altri, a volte “insospettabili”.
Nella Circolare Assonime n. 12 dello scorso 20 aprile, già oggetto di analisi in una nostra news dei giorni scorsi.
I raggruppamenti che beneficiano dell'esonero da obblighi sono i seguenti:
società di capitali quotate in “mercati regolamentati”: a tal proposito diviene particolarmente rilevante definire la nozione di “mercato regolamentato”, intendendosi tale, secondo l'art. 1, c.1, lett. w-ter del T.U.F., richiamato da Assonime,“quel sistema multilaterale che consente o facilita l'incontro, al suo interno e in base a regole non discrezionali, di interessi multipli di acquisto e di vendita relativi a strumenti finanziari, ammessi alla negoziazione conformemente alle regole del mercato stesso, in modo da dare luogo a contratti, e che è gestito da una società di gestione, è autorizzato e funziona regolarmente”;
società non quotate che redigono il bilancio (d'esercizio o consolidato) secondo i principi contabili internazionali, imprese di assicurazione e riassicurazione e società tenute alla redazione dei bilanci secondo il D.Lgs. n. 87/1992;
società controllate o incluse nel bilancio consolidato delle precedenti (quotate, non quotate che redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali, ecc…).
È opportuno fare particolare attenzione quindi alla circostanza che la controllata, pur in presenza dei requisiti per la redazione del bilancio secondo la tassonomia XBRL, sia eventualmente controllata da un soggetto esonerato. Particolarmente delicato è, ad esempio, il caso delle società italiane controllate da società estere quotate in mercati regolamentati italiani o comunitari, o che redigano il bilancio adottando i principi contabili internazionali. Anche questi soggetti infatti potranno dirsi esonerati dallo standard XBRL.
Vuoi leggere tutti i contenuti?
Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter continuare a
leggere questo e tanti altri articoli.