Il fallimento dell’holder persona fisica

La Redazione
22 Febbraio 2016

L'esercizio, anche abusivo, da parte dell'holder persona fisica di un'attività di direzione e coordinamento di un gruppo societario, fonte di responsabilità ex art. 2497 c.c., non comporta, di per sé, lo status di imprenditore dell'holder e non è, quindi, sufficiente per l'assoggettabilità a fallimento di tale soggetto.

L'esercizio, anche abusivo, da parte dell'holder persona fisica di un'attività di direzione e coordinamento di un gruppo societario, fonte di responsabilità ex art. 2497 c.c., non comporta, di per sé, lo status di imprenditore dell'holder e non è, quindi, sufficiente per l'assoggettabilità a fallimento di tale soggetto.

Può essere dichiarato il fallimento dell'holder qualora venga provato che l'eterodirezione societaria si sia tradotta in esercizio di attività imprenditoriale, con i consueti profili paradigmatici dello status di imprenditore (assunzione di attività con spendita del nome, perseguimento di risultati economici, utilizzazione di un'attività svolta professionalmente e con stabile organizzazione, autonoma rispetto a quella delle singole società eterodirette).

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