Se la società è insolvente, il sequestro colpisce l’imprenditore

La Redazione
13 Maggio 2016

Condannato il legale rappresentante che non ha versato le ritenute: se la società sta fallendo, il sequestro viene effettuato sui beni della persona fisica. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza n. 19497/2016.

Se la società è sulla via del fallimento, il sequestro per l'omesso versamento delle ritenute scatta nei confronti dell'imprenditore. Lo affermano i Giudici della Corte di Cassazione, condannando il legale rappresentante di una s.r.l., indagato per aver omesso di versare le ritenute alla fonte da lui operate come sostituto di imposta sulle somme versate ai dipendenti. Secondo l'imputato, che era ricorso in Cassazione, l'ordinanza del tribunale di appello sarebbe stata illegittima poiché non era stata verificata la possibilità di sequestrare il profitto conseguito alla commissione dell'illecito dalla s.r.l. stessa.

Eppure, la Cassazione ha osservato che nel caso in esame fosse idonea la decisione di procedere al sequestro dei beni della persona fisica, visto e considerato che, in virtù del “dichiarato stato di insolvenza del beneficiario della condotta criminosa in ipotesi commessa, non siano rinvenibili nel patrimonio della stessa [società] i frutti illeciti della predetta condotta”.

Infatti – si legge nella sentenza – “il pubblico ministero [è] legittimato, sulla base del compendio indiziario emergente dagli atti processuali, a chiedere al giudice il sequestro preventivo finalizzato alla confisca nella forma per equivalente, invece che in quella diretta […] non essendo invece necessario il compimento di specifici ed ulteriori accertamenti preliminari per rinvenire il prezzo o il profitto del reato per cui si indaga nelle casse della società”.

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