Società pubbliche: bilancio di previsione 2017 nel segno della spending review

La Redazione
14 Dicembre 2016

Con la Circolare n. 26 del 7 dicembre, la Ragioneria Generale dello Stato ricorda alle Amministrazioni centrali e agli enti ed organismi partecipati e vigilati, l'esigenza di adottare, nella predisposizione del bilancio di previsione per l'esercizio 2017, “criteri volti principalmente al contenimento delle spese valutando attentamente la possibilità di procedere ad un'oculata riduzione degli stanziamenti complessivi”.

Con la Circolare n. 26 del 7 dicembre, la Ragioneria Generale dello Stato ricorda alle Amministrazioni centrali e agli enti ed organismi partecipati e vigilati, l'esigenza di adottare, nella predisposizione del bilancio di previsione per l'esercizio 2017, “criteri volti principalmente al contenimento delle spese valutando attentamente la possibilità di procedere ad un'oculata riduzione degli stanziamenti complessivi”.

Gli obblighi di riduzione della spesa riguardano molte società pubbliche e fanno parte del quadro generale di spending review, avviato con il patto di stabilità e crescita e tuttora attuale: il Governo ha ritenuto di confermare la politica di bilancio adottata negli ultimi anni.

Il documento ricorda, pertanto, che gli enti interessati dovranno fondare il proprio bilancio di previsione 2017 tenendo conto delle molteplici disposizioni legislative che si sono susseguite negli ultimi anni (dal D.L. n. 78/2010 alle Leggi di Stabilità 2014, 2015 e 2016, senza dimenticare l'incidenza della recente riforma delle P.A., con il D.Lgs. n. 175/2016, contenente il T.U. sulle società a partecipazione pubblica e il D.Lgs. n. 50/2016, c.d. nuovo Codice Appalti).

Con riferimento alle società a partecipazione pubblica, una delle schede tematiche in cui si articola il documento (scheda tematica F) analizza i recenti interventi legislativi, anch'essi improntati alla razionalizzazione e al contenimento della spesa pubblica, ed evidenzia le novità introdotte con la Legge di Stabilità 2016: l'art. 1, comma 506, L. n. 208/2015) prevede, in particolare, che il versamento dei risparmi conseguiti a seguito dell'applicazione delle norme che prevedono riduzioni di spesa per le amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della P.A., deve intendersi come versamento da effettuare in sede di distribuzione del dividendo, ove nel corso dell'esercizio di riferimento la società abbia conseguito un utile e nei limiti dell'utile distribuibile ai sensi di legge. Si tratta di una disciplina che ha determinato sia l'aleatorietà del quantum da versare - in quanto commisurato agli utili di esercizio eventualmente conseguiti - sia la modifica dei termini di versamento dei risparmi di spesa rispetto a quelli fissati dalle specifiche norme di contenimento (norme di contenimento che vengono poi elencate nel documento).

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