Il Governo approva norme europee: corruzione tra privati e scambio di informazioni fiscali

La Redazione
14 Marzo 2017

Nel Consiglio dei Ministri n. 16 del 10 marzo scorso, il Governo ha dato attuazione, con esame definitivo, della decisione quadro 2003/568/GAI del Consiglio Ue, del 22 luglio 2003, relativa alla lotta alla corruzione nel settore privato.

Nel Consiglio dei Ministri n. 16 del 10 marzo scorso, il Governo ha dato attuazione, con esame definitivo, della decisione quadro 2003/568/GAI del Consiglio Ue, del 22 luglio 2003, relativa alla lotta alla corruzione nel settore privato.

Come già anticipato in sede di esame preliminare (si veda, sul punto, la news, in questo portale) il provvedimento legislativo prevede sanzioni più severe per l'ente, nel caso in cui il corruttore sia soggetto che abbia agito in nome e per conto dell'ente stesso; viene ampliata la categoria dei soggetti punibili per il reato di corruzione tra privati: non solo gli amministratori ma anche coloro che svolgono attività lavorativa con funzioni direttive (i manager); vengono ampliate, infine, le condotte sanzionabili.

Il Governo, inoltre, ha dato attuazione della Direttiva (UE) 2015/2376 del Consiglio, dell'8 dicembre 2015, recante modifica della direttiva 2011/16/UE, in tema di scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale.

La direttiva comunitaria punta a rafforzare lo scambio di informazioni sui ruling preventivi transfrontalieri e sugli accordi preventivi sui prezzi di trasferimento, rendendo tale scambio obbligatorio.

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