Compensi del professionista per l'incarico di amministratore

La Redazione
05 Gennaio 2016

Nel caso in cui un professionista assuma un incarico di amministratore di società, fatturando il relativo compenso, in quanto correlato alla propria attività professionale, vale il c.d. “principio di cassa allargato”? In altre parole è deducibile nell'esercizio, per la società, il compenso erogato all'amministratore-professionista entro il 12 gennaio dell'anno successivo?

Nel caso in cui un professionista assuma un incarico di amministratore di società, fatturando il relativo compenso, in quanto correlato alla propria attività professionale, vale il c.d. “principio di cassa allargato”? In altre parole è deducibile nell'esercizio, per la società, il compenso erogato all'amministratore-professionista entro il 12 gennaio dell'anno successivo?

La risposta è negativa. Il principio di cassa allargato è previsto dall'art. 51 T.U.I.R., secondo cui “Si considerano percepiti nel periodo d'imposta anche le somme e i valori in genere, corrisposti dai datori di lavoro entro il giorno 12 del mese di gennaio del periodo d'imposta successivo a quello cui si riferiscono”. La disposizione vale, quindi, per i redditi di lavoro dipendente e per quelli ad essi assimilati (come per il caso degli amministratori che siano legati alla società da un rapporto di collaborazione di cui all'art. 50, lett. c-bis, T.U.I.R.).

Al contrario costituisce reddito di lavoro autonomo ex art. 53 T.U.I.R., il compenso percepito dai professionisti che siano nominati amministratori di società. Di tale avviso è anche l'Agenzia delle Entrate nella Circolare 12 dicembre 2001, n. 105/E, nella quale viene precisato che: “Qualora gli ordinamenti professionali ricomprendano espressamente nel novero delle mansioni tipiche esercitabili dalla categoria disciplinata, l'amministrazione o la gestione di aziende, appare ragionevole ritenere che i compensi percepiti per lo svolgimento dell'attività di amministrazione di società ed enti vadano ricondotti nella disciplina applicabile ai redditi di lavoro autonomo”.

Per questo motivo non si ritiene applicabile al caso di specie il disposto di cui all'art. 51 , T.U.I.R., esplicitamente riferito a redditi di altra natura.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.