Crisi d’impresa e ddl delega: l'analisi della FNC

La Redazione
01 Marzo 2017

La Fondazione Nazionale dei Dottori Commercialisti ha pubblicato, lo scorso 27 febbraio, un documento sulla crisi d'impresa e sull'insolvenza nella prospettiva aziendale e giuridica alla luce delle riforme in itinere.

La Fondazione Nazionale dei Dottori Commercialisti ha pubblicato, lo scorso 27 febbraio, un documento sulla crisi d'impresa e sull'insolvenza nella prospettiva aziendale e giuridica alla luce delle riforme in itinere.

Come noto, sottolineano dalla Fondazione, il 1° febbraio scorso la Camera ha approvato il ddl che delega il Governo alla riforma delle discipline della crisi di impresa e dell'insolvenza. Il provvedimento è stato modificato in più parti nel corso dell'esame in Commissione Giustizia con l'obiettivo di predisporre una riforma (organica) della crisi d'impresa basandosi su un nuovo approccio al fallimento.

Il disegno di legge, che attualmente è all'esame del Senato, risulta essere innovativo sotto diversi profili: nel generale quadro di favore per gli strumenti di composizione stragiudiziale della crisi, viene introdotta una fase preventiva di “allerta”, finalizzata all'emersione precoce della crisi d'impresa e ad una sua composizione assistita; si facilita l'accesso ai piani di risanamento e agli accordi di ristrutturazione dei debiti; viene rivista la disciplina dei privilegi; si elimina la procedura fallimentare sostituendola con quella di liquidazione giudiziale; si rivisita, sulla base delle prassi verificate e delle criticità emerse, la normativa sul concordato preventivo; si modifica la normativa sulle crisi da sovraindebitamento.

Con l'elaborato la FNC si pone l'obiettivo di approfondire, in una prospettiva aziendalistica e giuridica, le novità relative alle procedure di “allerta”, finalizzate all'emersione precoce della crisi d'impresa e alla composizione dei contrapposti interessi.

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