Conservazione della documentazione contabile dell'imprenditore commerciale
05 Agosto 2014
Per quanto tempo un imprenditore commerciale deve conservare la documentazione contabile?
Le scritture contabili obbligatorie che l'imprenditore commerciale deve conservare sono innanzitutto:
L'imprenditore commerciale deve anche conservare tutte le altre scritture richieste dalla natura e dalle dimensioni dell'impresa, quali ad esempio:
È fatto, infine, obbligo all'imprenditore commerciale di tenere gli originali delle lettere, dei telegrammi e delle fatture ricevute e le copie delle lettere, dei telegrammi e delle fatture spedite e ciò per ciascun affare concluso dall'impresa. L'imprenditore commerciale deve conservare le scritture contabili per almeno 10 anni dalla data della registrazione dell'ultima operazione, anche se nel frattempo l'impresa cessi l'attività (art. 2220 c.c.). In ambito fiscale, le scritture contabili obbligatorie e la relativa documentazione devono essere conservate fino a quando non siano definiti gli accertamenti relativi al corrispondente periodo d'imposta (art. 22, D.P.R. n. 600/1973 e art. 39, D.P.R. n. 633/1972). Pertanto, a tal fine, occorre verificare se l'impresa sia interessata da qualche accertamento per gli anni precedenti. In caso positivo, la conservazione delle scritture contabili è, dunque, obbligatoria fino alla definizione dei medesimi, eventualmente anche oltre il termine decennale previsto dal codice civile. L'obbligo di conservazione, negli stessi termini, si estende anche agli originali delle lettere, dei telegrammi e delle fatture ricevute e le copie delle lettere e dei telegrammi spediti e delle fatture emesse. Nell'ipotesi in cui l'impresa non sia soggetta ad accertamenti, la documentazione andrà comunque conservata ai fini fiscali fino allo scadere del periodo entro il quale è esperibile l'attività di controllo. |