In arrivo la riforma delle società partecipate

La Redazione
05 Gennaio 2016

Taglio degli enti inattivi, amministratore unico e responsabilità erariale per i manager: queste alcune delle novità previste dalla bozza di decreto legislativo che dovrebbe essere discusso nel Consiglio dei ministri del 15 gennaio.

Taglio degli enti inattivi, amministratore unico e responsabilità erariale per i manager: queste alcune delle novità previste dalla bozza di decreto legislativo che verrà discusso in uno dei prossimi consigli dei ministri (la data indicata è quella del 15 gennaio).

Il Governo, quindi, in attuazione della legge delega di riforma della P.A. (l. n. 124/2015), procede con la revisione organica della disciplina delle società a partecipazione pubblica, che condurrà a un Testo unico e consentirà di razionalizzare “la costituzione di società da parte di amministrazioni pubbliche, nonché la gestione di partecipazioni di tali amministrazioni, in società a totale o parziale partecipazione pubblica, diretta o indiretta”.

Lo scopo è di ridurre il numero delle società partecipate, che attualmente, in base all'ultima rilevazione Istat, sono circa 7.700.

Finalità delle partecipazioni. La possibilità per le pubbliche amministrazioni di costituire o acquisire partecipazioni in società di capitali (s.p.a. o s.r.l.) è limitata a determinate e tassative finalità (quali la produzione di servizi di interesse generale, la progettazione e realizzazione di opere pubbliche, anche in partnership con privati), fermo restando che non sarà possibile acquisire o detenere partecipazioni in società aventi ad oggetti attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali.

È prevista l'alienazione delle partecipazioni in società che non rientrano nelle categorie espressamente indicate: a tal fine, le P.A. saranno chiamate ad effettuare un'attenta ricognizione di tutte le partecipazioni possedute.

Le partecipazioni pubbliche statali sono attribuite al MEF.

Viene, inoltre, istituito un Organo di vigilanza amministrativa sulle società partecipate.

Azzerati i cda, di norma c'è l'amministratore unico. Tetti sugli stipendi dei manager. Rilevante la previsione per cui “l'organo amministrativo delle società a controllo pubblico è costituito, di norma, da un amministratore unico”.

Con decreto del Presidente del Consiglio verranno fissati i criteri di determinazione della remunerazione degli amministratori: già previsti limiti massimi di remunerazione.

Responsabilità. I componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società partecipate sono soggetti ad azioni civili di responsabilità per i danni cagionati agli enti pubblici partecipanti, nei quali rientra anche il danno erariale discendente dal mancato controllo dei rappresentanti, che abbiano colpevolmente trascurato di esercitare i propri diritti di socio, pregiudicando il valore della partecipazione.

Razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche e cancellazione delle società inattive. Per garantire l'effettività delle società partecipate, ed evitare che siano enti “vuoti”, inutili o non operativi, le amministrazioni pubbliche effettuano ogni anno un'analisi dell'assetto complessivo delle società di cui detengono partecipazioni. Qualora emergano criticità, si potrà ricorrere a un piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione.

Sono cancellate d'ufficio dal registro delle imprese le società a partecipazione pubblico che per tre anni consecutivi le società a partecipazione pubblica non depositano il bilancio d'esercizio, ovvero non compiono atti di gestione.

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