Aggiornamento dell'elenco dei conglomerati finanziari

La Redazione
16 Novembre 2015

Consob, Banca d'Italia e Ivass, con decisione del 5.08.2015, hanno aggiornato l'elenco dei conglomerati finanziari italiani, ovvero di quei gruppi societari che svolgono attività in misura significativa sia nel settore assicurativo sia in quello bancario e/o dei servizi di investimento, in conformità all'accordo di coordinamento sottoscritto il 31 marzo 2006.

Consob, Banca d'Italia e Ivass, con decisione del 5 agosto 2015, hanno aggiornato l'elenco dei conglomerati finanziari italiani, ovvero di quei gruppi societari che svolgono attività in misura significativa sia nel settore assicurativo sia in quello bancario e/o dei servizi di investimento, in conformità all'accordo di coordinamento sottoscritto il 31 marzo 2006.

La vigilanza sui conglomerati finanziari viene esercitata con gli strumenti della vigilanza supplementare che si aggiungono a quelli utilizzati per l'esercizio delle vigilanze settoriali. Ciò al fine di monitorare in modo sistematico l'adeguatezza patrimoniale e la rischiosità del gruppo nel suo complesso, tenendo conto delle interrelazioni fra le attività assicurative e bancario/finanziarie svolte dalle sue diverse componenti.

L'elenco al 31 dicembre 2014 comprende 8 conglomerati finanziari, tra parentesi l'autorità coordinatrice:

  • Azimut: settore prevalente bancario/finanziario (Banca d'Italia);
  • Generali: settore prevalente assicurativo (Ivass);
  • Intesa Sanpaolo: settore prevalente bancario/finanziario (Banca Centrale Europea);
  • Mediolanum: settore prevalente bancario/finanziario (Banca d'Italia);
  • Unipol: settore prevalente assicurativo (Ivass);
  • Carige: settore prevalente bancario/finanziario (Banca d'Italia);
  • Mps: settore prevalente bancario/finanziario (esonerata dalla vigilanza supplementare ex art. 4, comma 1, lettera a, d.lgs 142/2005);
  • Unicredit: settore prevalente bancario/finanziario (esonerata dalla vigilanza supplementare ex art. 4, comma 1, lettera a, d.lgs 142/2005).

Il gruppo Carige possedeva i requisiti per essere qualificato come conglomerato finanziario in base ai dati di fine 2014, tuttavia, a causa della cessione della totalità delle proprie partecipazioni di controllo nelle compagnie Carige Assicurazioni e Carige Vita, non è più qualificabile come tale.

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