Assegnazioni beni ai soci, in attesa della proroga arriva la seconda Circolare
19 Settembre 2016
Il pagamento dell'imposta sostitutiva operato dalla società sulla plusvalenza libera le riserve di utili eventualmente formatesi, con la conseguenza che tali plusvalenze non dovranno più essere tassate in sede di distribuzione in capo ai soci. Sia che siano soci di società di capitali che soci di società di persone. Il comportamento contabile del contribuente non condiziona il meccanismo agevolativo: indipendentemente dal valore attribuito al bene ai fini contabili, la plusvalenza e la minusvalenza rilevante ai fini fiscali è quella determinata avendo come riferimento il valore normale/catastale. È possibile fruire dell'agevolazione solo se vi sono riserve disponibili di utili e/o di capitale almeno pari al valore contabile attribuito al bene in sede di assegnazione.
Sono questi solo alcuni dei chiarimenti forniti dalla Circolare n. 37/E del 16 settembre 2016 in tema di assegnazioni e cessioni agevolate. La Legge di Stabilità 2016 ha infatti introdotto un regime fiscale agevolato a carattere solo temporaneo che consente alla società di assegnare o cedere ai soci alcuni beni immobili e beni mobili iscritti in pubblici registri mediante l'assolvimento di un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell'IRAP (pari all'8%, ovvero al 10,5% per le società considerate non operative o in perdita sistematica in almeno due dei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al momento dell'assegnazione). Dopo sei mesi dell'entrata in vigore delle disposizioni agevolative (1° gennaio 2016) l'Agenzia delle Entrate aveva emanato una prima Circolare esplicativa, la n. 26/E del 1° giugno scorso (sulla quale vedi la news Novità sulla trasformazione agevolata in società semplice), che, ora, deve considerarsi ampliata e integrata con le nuove indicazioni contenute nella Circolare n. 37/E. In particolare, con la nuova prassi, l'Amministrazione finanziaria ha inteso rispondere ai restanti dubbi sollevati in sede operativa dagli addetti del settore (organi di stampa, rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali). |