Confisca per reati fiscali commessi dal legale rappresentante
20 Maggio 2016
È possibile applicare la confisca diretta del profitto del reato anche nei confronti di una persona giuridica per le violazioni fiscali commesse dal suo legale rappresentante. Nella sentenza del 19 maggio 2016, n. 20763, i Giudici della Corte di Cassazione hanno accolto il ricorso di un imprenditore al quale il Fisco aveva sequestrato i beni contestando l'evasione IVA in favore della società della quale era amministratore. Questi contestava il sequestro dei propri beni mobili ed immobili, affermando che si era proceduto in tal senso in assenza della prova dell'impossibilità di effettuazione del sequestro e della confisca in forma specifica nei confronti dei beni della persona giuridica.
L'eccezione sollevata dal contribuente è parsa degna di accoglimento dalla Cassazione, che ha quindi potuto affermare che il rapporto esistente tra la persona fisica e la società non giustifica di per sé l'applicazione della confisca per equivalente. “La confisca diretta del profitto di reato è possibile anche nei confronti di una persona giuridica per le violazioni fiscali commesse dal legale rappresentante o da altro organo della persona giuridica nell'interesse della società, quando il profitto o i beni direttamente riconducibili a tale profitto siano rimasti nella disponibilità della persona giuridica medesima”. Ciò non può essere, invece, per i reati tributari commessi dal legale rappresentante, salvo quando la persona giuridica stessa sia priva di autonomia e rappresenti lo schermo attraverso il quale agisce l'amministratore come effettivo titolare. |