Inibitoria d’uso per timore che il marchio cada in “disuso”

La Redazione
22 Novembre 2016

Nella pendenza di un procedimento volto a stabilire a chi spetti la titolarità di un marchio, non può ritenersi accoglibile la richiesta di un provvedimento d'urgenza che miri ad inibire alla parte convenuta l'esercizio di qualsiasi attività che coinvolga i prodotti contrassegnati dal marchio conteso, proposta dalla ricorrente per il timore che il marchio venga lasciato “morire”.

Nella pendenza di un procedimento volto a stabilire a chi spetti la titolarità di un marchio, non può ritenersi accoglibile la richiesta di un provvedimento d'urgenza che miri ad inibire alla parte convenuta l'esercizio di qualsiasi attività che coinvolga i prodotti contrassegnati dal marchio conteso, proposta dalla ricorrente per il timore che il marchio venga lasciato “morire”.

Infatti, l'uso continuato del marchio, che la convenuta esercita in pendenza di giudizio, concretizza un potenziale vantaggio per la ricorrente nella prospettiva di una sentenza a quest'ultima favorevole: la prosecuzione nell'utilizzo del marchio evita proprio il rischio di “disuso” temuto dalla stessa, pericolo che sarebbe invece concreto nell'ipotesi in cui venisse accolta la domanda di inibitoria formulata in via cautelare.

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