Il Notariato promuove il rent to buy d’azienda

La Redazione
23 Febbraio 2017

Il modello del rent to buy, regolamentato dal legislatore nel 2014 per il settore immobiliare, può essere utilizzato anche nelle attività commerciali, per il trasferimento d'azienda, presentando profili d'interesse per entrambe le parti coinvolte e anche per gli istituti finanziatori: è la proposta del Notariato, all'esito dello studio “Il rent to buy di azienda: specificità dell'oggetto e funzioni (possibili) del contratto”.

Vantaggi per chi compra e per chi vende se si utilizza il rent to buy per la cessione d'azienda.

Il modello del rent to buy, regolamentato dal legislatore nel 2014 per il settore immobiliare, può essere utilizzato anche nelle attività commerciali, per il trasferimento d'azienda, presentando profili d'interesse per entrambe le parti coinvolte e anche per gli istituti finanziatori: è la proposta del Notariato, all'esito dello studio “Il rent to buy di azienda: specificità dell'oggetto e funzioni (possibili) del contratto”, promosso dalla Fondazione italiana del Notariato, in collaborazione con l'Ente Cassa di risparmio di Firenze e dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Firenze.

Attraverso il collegamento di due contratti (affitto d'azienda e preliminare di cessione), chi compra può entrare subito nel godimento dei beni aziendali, scontando i canoni d'affitto dal prezzo finale d'acquisto, con l'ulteriore vantaggio di poter ottenere più facilmente un finanziamento al momento dell'acquisto per il minor importo del prezzo ancora dovuto.

Di contro, chi vende può conseguire un introito finanziario immediato, con maggior facilità di alienazione dei beni che altrimenti potrebbero restare privi di acquirenti.

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