Le proposte del Parlamento UE per una maggiore trasparenza nelle società quotate
24 Agosto 2015
In vista della modifica delle direttive 2007/36/CE, 2013/34/UE e 2004/109/CE in materia di impegni a lungo termine degli azionisti e trasparenza, nonché di relazione sul governo societario, il Parlamento Europeo ha approvato alcuni emendamenti alla proposta di direttiva attualmente in discussione. Le proposte si inseriscono nel solco tracciato dalla tendenza normativa europea di valorizzazione della trasparenza in ambito societario, anche a favore degli stakeholders, nonché di coinvolgimento degli azionisti nel governo delle società in quel contesto più genericamente riferito alla corporate social responsability. Sul tema del bilanciamento tra l'interesse alla tutela della privacy dei singoli azionisti e l'esigenza di incrementare la trasparenza nei confronti della compagine sociale, migliorando al contempo il funzionamento dei presidi di corporate governance, il Parlamento propone di inserire nel quadro normativo di riferimento la possibilità per la società di conoscere l'identità dei propri azionisti con l'indicazione del nominativo e dell'indirizzo, ma anche del numero dei azioni di cui sono titolari e del corrispondente numero di voti di cui essi dispongono. Tali informazioni potranno essere utilizzate esclusivamente per le finalità disciplinate dalla direttiva. È previsto un elevato livello di trasparenza anche per quanto riguarda i costi dei servizi di intermediazione inerenti all'esercizio di prerogative sociali, oltre alla necessità di una specifica giustificazione per l'eventuale differenza tra costi applicati per l'esercizio dei diritti a livello nazionale e transfrontaliero. Il criterio dell'elevata trasparenza trova applicazione anche nella materia fiscale, posto che il Parlamento ritiene opportuno che le società indichino gli utili conseguiti e le conseguenti imposte dovute. In tema di politiche retributive, il Parlamento chiede di favorire il coinvolgimento degli azionisti nel governo societario sottoponendo al loro voto vincolante, con cadenza almeno triennale, le logiche di remunerazione degli amministratori. Al fine di garantire l'applicazione di tali politiche retributive, dovrà essere sottoposta al voto consultivo degli azionisti un'apposita relazione, favorendo un dialogo con gli amministratori ove il risultato sia negativo. La relazione dovrà inoltre essere inserita in quella sul governo societario, rendendola così accessibile anche agli stakeholders. |