La raccolta di capitali di rischio online da parte di start-up innovative: Assonime risponde alla Consob

La Redazione
25 Agosto 2015

Con un documento reso noto il 16 luglio 2015, Assonime risponde alla consultazione preliminare avviata dalla Consob sulla revisione del Regolamento n. 18592/2013 in tema di raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative tramite portali online.

Con un documento reso noto il 16 luglio 2015, Assonime risponde alla consultazione preliminare avviata dalla Consob sulla revisione del Regolamento n. 18592/2013 in tema di raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative tramite portali online.

L'Assonime saluta con favore la modifica legislativa intervenuta con l'approvazione dell'Investment Compact (d.l. n. 3 del 2015, conv. in l. n. 33/2015) con il quale viene appunto estesa anche alle PMI innovative la possibilità di effettuare offerte di capitale di rischio tramite portali online.

Prospettive e contesto attuale. Come sottolinea l'Associazione nell'ambito della consultazione preliminare avviata dalla Consob, le PMI sono sempre state legate da un rapporto di dipendenza dalle forme di finanziamento bancario, con tutte le conseguenti difficoltà ad entrare in contatto con una base di investitori più ampia che possa soddisfare le loro esigenze di finanziamento. In tale contesto, le potenzialità dell'equity crowdfunding, in termini di accesso a forme di finanziamento di massa, sono enormi, ma al contempo i numeri registrati danno conto delle difficoltà che tale sistema di finanziamento sta incontrando nel nostro ordinamento. Tra le cause dell'insuccesso il ristretto bacino di utenza dei soggetti che possono accedere alla raccolta di capitali, la scarsa conoscenza dello strumento e le stringenti modalità previste dalla normativa applicabile.

La revisione del Regolamento Consob e le proposte di Assonime. Solo con la revisione del Regolamento Consob n. 18592 si potrà dare concreta attuazione all'Investment Compact ed è proprio questo l'obiettivo che la Consob si è posta avviando una consultazione sulle possibili modifiche da apportarvi. Preliminarmente, Assonime afferma di non ritenere opportuno al momento un ulteriore irrigidimento della normativa in vigore, con particolare riferimento ai requisiti a carico dei soggetti gestori dei portali online, posto che il livello di tutela ed affidabilità garantito attualmente agli investitori appare sufficiente.

L'Associazione risponde poi nel dettaglio ai singoli interrogativi formulati dalla Consob, spaziando dal tema dell'affidabilità dell'”ambiente” creato dai gestori di portali online, ai requisiti organizzativi, nonché di onorabilità e professionalità previsti dalla normativa, fino all'adeguatezza delle disposizioni sulla prevenzione delle frodi e sugli obblighi informativi relativi alle comunicazioni alla Consob.

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