Relazione sull'attività svolta dall'Arbitro Bancario e Finanziario nel 2016

Fabio Fiorucci
03 Agosto 2017

Il 20 luglio 2017 è stata presentata la consueta Relazione annuale sull'attività svolta dall'Arbitro Bancario e Finanziario (ABF) nel 2016.

Il 20 luglio 2017 è stata presentata la consueta Relazione annuale sull'attività svolta dall'Arbitro Bancario e Finanziario (ABF) nel 2016.

L'Arbitro Bancario Finanziario è un sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie che possono sorgere tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari; rappresenta un'opportunità di tutela più semplice, rapida ed economica rispetto a quella offerta dal giudice ordinario. Il procedimento si svolge in forma scritta e non è necessaria l'assistenza di un avvocato. L'ABF si articola sul territorio nazionale in sette Collegi (Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino) ed è sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d'Italia.

La relazione ha evidenziato che nel corso del 2016, all'ABF sono stati presentati 21.700 ricorsi e disposti risarcimenti a beneficio della clientela bancaria per oltre 13 milioni di euro. In particolare, nel 2016 sono giunti a decisione 13.770 ricorsi: il 75% delle decisioni ha avuto esito sostanzialmente favorevole alla clientela; nello specifico, il 50% per accoglimento totale o parziale delle richieste formulate, il 25% per cessazione della materia del contendere per soddisfazione dei clienti nel corso della procedura.

Come rimarcato dal Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, dott. Signorini, "le decisioni dell'Arbitro, rispettate nel 99 per cento dei casi, costituiscono un punto di riferimento per gli intermediari, che sono tenuti a prenderle in considerazione quando esaminano i reclami. 'Fanno stato' per molti effetti pratici, a beneficio dei clienti e delle stesse banche. Contribuiscono all'individuazione delle migliori pratiche. Rispondono a una domanda di giustizia diffusa".

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