I rischi del Bail-in: la Consob chiede più garanzie a tutela dei clienti

La Redazione
27 Novembre 2015

E' stata pubblicata sul portale della Consob una Comunicazione che fornisce utili chiarimenti sulle prestazioni dei servizi di investimento alla luce della nuova normativa in materia di salvataggi bancari. Compito degli intermediari sarà quello di informare adeguatamente i propri clienti sui rischi legati al “bail-in”.

La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ha diramato la comunicazione n. 90430 del 24 novembre 2015 con la quale fornisce utili chiarimenti in merito alle prestazioni dei servizi di investimento alla luce della nuova normativa in materia di salvataggi bancari.

Come noto (si veda la news Bail-in operativo dal 1° gennaio 2016), il 16 novembre sono entrati in vigore i D.Lgs. 180 e 181, con il fine ultimo di consentire una gestione ordinata delle crisi attraverso l'utilizzo di risorse del settore privato, riducendo gli effetti negativi sul sistema economico ed evitando che il costo dei salvataggi gravi sui contribuenti. Parte della normativa è entrata in vigore immediatamente e parte sarà operativa a far data dal primo gennaio 2016.

L'Autorità di vigilanza richiama una maggiore chiarezza e attenzione degli intermediari sul nuovo contesto normativo creatosi per effetto del recepimento in Italia della direttiva europea BRRD (Banking Resolution and Recovery Directive), che introduce anche il cosiddetto "bail-in", ovvero una misura di risoluzione che consiste nella riduzione dei diritti degli azionisti e dei creditori o nella conversione in capitale dei diritti di quest'ultimi.

In particolare viene richiesto agli intermediari di assicurarsi che tutta la clientela – sia quella professionale sia quella "retail" (piccoli risparmiatori) – abbia, grazie alle informazioni adeguate, una piena consapevolezza dei rischi connessi con le proprie scelte di investimento. Gli investitori dovranno essere informati del fatto che sono state introdotte limitazioni all'intervento pubblico a sostegno di un intermediario che versi in una situazione di crisi.

Nel documento si legge poi che gli intermediari dovranno dar conto al nuovo contesto normativo anche per valutare l'adeguatezza e appropriatezza delle operazioni rispetto al profilo dei loro clienti.

Dovranno, pertanto, assicurarsi:

a) che le operazioni consigliate o comunque realizzate nel quadro della prestazione dei servizi di gestione dei portafogli corrispondano agli obiettivi di investimento del cliente;

b) che siano di natura tale che il cliente sia finanziariamente in grado di sopportarne i rischi connessi all'investimento;

c) che i clienti abbiano la necessaria esperienza e conoscenza per comprendere i rischi ai quali si espongono.

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