Il conto alla rovescia per le frodi assicurative è scattato: dal tagliando cartaceo a quello virtualeFonte: DM 11 maggio 2015 n. 108
31 Agosto 2015
La fine del tagliando sul parabrezza. Una data “storica” ed importante. Dal 18 ottobre 2015 non sarà più obbligatorio esporre il tagliando dell'assicurazione sul parabrezza del proprio autoveicolo. Da tale giorno, infatti, «la violazione dell'obbligo di assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli puo' essere rilevata, dandone informazione agli automobilisti interessati, anche attraverso i dispositivi, le apparecchiature e i mezzi tecnici per il controllo del traffico e per il rilevamento a distanza delle violazioni delle norme di circolazione, approvati o omologati ai sensi dell'art. 45, comma 6, del codice della strada, (...) attraverso i dispositivi e le apparecchiature per il controllo a distanza dell'accesso nelle zone a traffico limitato, nonche' attraverso altri sistemi per la registrazione del transito dei veicoli sulle autostrade o sulle strade sottoposte a pedaggio». Inoltre, «il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, avvalendosi dei dati forniti gratuitamente dalle compagnie di assicurazione, forma periodicamente un elenco dei veicoli a motore che non risultano coperti dall'assicurazione per la responsabilita' civile verso i terzi (...) comunica ai rispettivi proprietari l'inserimento dei veicoli nell'elenco di cui al primo periodo, informandoli circa le conseguenze previste a loro carico nel caso in cui i veicoli stessi siano posti in circolazione su strade di uso pubblico o su aree a queste equiparate. Gli iscritti nell'elenco hanno quindici giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione. Trascorso il termine di quindici giorni dalla comunicazione, l'elenco di coloro che non hanno regolarizzato la propria posizione viene messo a disposizione delle forze di polizia e delle prefetture competenti in ragione del luogo di residenza del proprietario del veicolo (...)» (art. 31, D.l., 24 gennaio 2012, n. 1).
Alla ricerca della sicurezza collettiva. Il percorso iniziato con il cd D.L. “liberalizzazioni” (D.l., 24 gennaio 2012, n.1, convertito in L. 24 marzo 2015, n. 27) e portato avanti dai Ministeri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e trasporti, attraverso D.m., 9 agosto 2013, n. 110 e D.m., 11 maggio 2015, n. 108, sta quindi giungendo a compimento. L'intento è quello di porre fine – o comunque fare da deterrente – alle frodi assicurative: in Italia l'8% dei veicoli non è assicurato. La ratio generatrice, il principio base da cui è partita la riforma è dunque il bene collettivo superiore della sicurezza pubblica.
Come funziona? Il sistema tecnologico Targa System e i mezzi quali autovelox, telepass e tutor, collegati alle banche dati e ai sevizi di controllo, attraverso la lettura della targa, saranno in grado di ricevere informazioni circa il veicolo, il pagamento dell'assicurazione, la regolarità della revisione ed anche il pagamento del bollo. Questo meccanismo permetterà di “stanare” evasioni e trasgressioni degli automobilisti.
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