Le presunzioni, di per sé sole, non possono assumere valenza probatoria ai fini dell’evasione

La Redazione
01 Giugno 2017

In materia di accertamento tributario le presunzioni, da sole, non possono assurgere al ruolo di prove, ma costituiscono un valido strumento nelle mani degli accertatori per approfondire le indagini e dimostrare l'evasione...

In materia di accertamento tributario le presunzioni, da sole, non possono assurgere al ruolo di prove, ma costituiscono un valido strumento nelle mani degli accertatori per approfondire le indagini e dimostrare l'evasione. Invero, l'accertamento deve necessariamente basarsi su elementi di prova certi nella loro esistenza e non presunti o approssimativi. Infatti, in tutti i casi in cui il soggetto che riceve la prestazione (cessione/prestazione), adempia regolarmente agli obblighi di registrazione ed annotazione delle fatture per i beni ricevuti e per le prestazioni di servizi effettuate in suo favore, si deve ritenere che le irregolarità o le incongruenze riscontrate nella documentazione di soggetti diversi, non possano costituire prova certa e diretta nei confronti del soggetto accertato, così come disposto dall'art. 54 del d.P.R. 633/1972.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.