All'esame delle Dogane le nuove norme sulla certezza del diritto

Il 24 settembre scorso l'Agenzia delle Dogane ha pubblicato la nota n. 96267/RU con la quale ha esaminato le novità introdotte dal D.Lgs. 128/2015, in vigore dal 1° ottobre, inerente la certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente.

Di particolare rilievo è stato il nuovo articolo 10bis dello Statuto del contribuente relativo all'abuso del diritto o elusione fiscale, ove al comma 1 si identifica come condotta abusiva "una o più operazioni prive di sostanza economica che pure nel rispetto formale delle norme fiscali, realizzano essenzialmente vantaggi fiscali indebiti"; al comma 5 è data possibilità al contribuente di proporre interpello all'Amministrazione finanziaria al fine di conoscere se le operazioni, da realizzare o già realizzate, configurino un abuso del diritto, inoltre si prevede l'instaurazione del contraddittorio preventivo obbligatorio con il contribuente prima che sia emanato un atto impositivo, avente ad oggetto l'eventuale abuso del diritto. Le norme in esame hanno efficacia a partire da oggi, 1° ottobre, e sono valevoli anche per quelle operazioni di data anteriore, per le quali non vi sia stata notifica dell'atto impositivo.

Le regole in esame non si applicano agli accertamenti e ai controlli che ineriscono i diritti doganali, per i quali vigono il D.Lgs. 347/1990 e la normativa europea. L'autorità doganale, prima di emanare un atto accertativo, qualora vi siano già state ispezioni, accessi e verifiche, deve assegnare un termine di 30 giorni all'operatore in modo che questi possa comunicare osservazioni e richieste.