La voluntary disclosure incrementa le segnalazioni di operazioni sospette
04 Ottobre 2016
Le segnalazioni di operazioni sospette ai fini dell'antiriciclaggio viaggiano insieme alla voluntary disclosure. Nel primo semestre del 2016, l'Unità di Informazione Finanziaria ha ricevuto 52.049 segnalazioni di operazioni sospette. “Il notevole incremento – spiega l'UIF – rispetto al primo semestre dell'anno precedente (33,6 per cento) trova spiegazione anche nel significativo numero di segnalazioni di voluntary disclosure (oltre 13.000)”. E l'effetto voluntary si riflette in particolar modo sulle segnalazioni provenienti da “Dottori Commercialisti, Esperti contabili e Consulenti del lavoro” che, dalle 109 segnalazioni inviate nei primi sei mesi del 2015, sono passati a 1.179 nel 2016 (il dato era già iniziato a salire vertiginosamente durante il secondo semestre del 2015, arrivando a contare 1.497 segnalazioni). La nuova tendenza ha, dunque, generato un mutamento nella ripartizione delle segnalazioni per tipologia del segnalante: le banche, nonostante abbiano trasmesso circa 8.300 segnalazioni in più rispetto al primo semestre del 2015, presentano una riduzione dell'incidenza sul totale (dall'81,6 al 77,1%) mentre i professionisti salgono dal 4,8 al 10,5% e gli operatori non finanziari dal 2,4 al 2,9 5.
“Proprio a motivo della componente connessa alla voluntary disclosure – chiarisce l'UIF nella breve nota di sintesi dei dati – l'incremento si è concentrato nelle regioni del Centro Nord, in particolare in Lombardia, dove le segnalazioni sono aumentate di quasi l'84 per cento rispetto al primo semestre 2015; la crescita è stata molto sostenuta anche in Liguria (+50,5 per cento), Piemonte (+35,8 per cento), Veneto (+28,3 per cento), Emilia Romagna (+27,9 per cento), Toscana (+25 per cento)”. |