Legittimo il ricorso anche di fronte al solo atto interlocutorio
06 Febbraio 2017
È ammissibile il ricorso avverso il provvedimento di diniego su interpello disapplicativo, trattandosi di atto interlocutorio già in grado di manifestare un pretesa tributaria. Il diniego di disapplicazione non può considerarsi un mero parere, o un atto endoprocedimentale, presentando le caratteristiche giuridiche dei provvedimenti amministrativi, idonei ad incidere sulla sfera giuridica del destinatario, così da legittimare l'impugnabilità. Il diniego, infatti, è una atto autoritativo, indirizzato alla cura di un pubblico interesse, nonché dotato di imperatività e assistito da autotutela. Ciò posto, la riconducibilità non immediata della tipologia di provvedimenti di cui si discute a quelli indicati nell'elenco dell'art. 19 del D.Lgs. 546/1992 ne esclude l'impuganbilità necessaria, senza però inibire quella facoltativa, considerato il carattere non tassativo e la doverosa interpretazione estensiva della disposizione normativa relativa agli atti impugnabili innanzi al giudice tributario.
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