Donazione senza motivo di immobili per acquisti con IVA agevolata: scatta il sequestro
06 Ottobre 2015
Nessuna clemenza dei Giudici per chi dona immotivatamente il proprio patrimonio immobiliare al figlio, per poter così acquistare un nuovo appartamento con IVA agevolata: la Cassazione, con la sentenza del 2 ottobre 2015, n. 39832, ha infatti confermato la condanna nei confronti di un contribuente il quale aveva donato al figlio degli immobili, acquistando in tal modo uno stabile con IVA agevolata – al 4% - invece che al 12%. Avverso l'ordinanza di appello, il contribuente aveva presentato ricorso. Secondo la difesa, il giudizio del Tribunale Regionale e il conseguente sequestro preventivo erano infondati: con la donazione, il contribuente avrebbe sì sottratto un immobile al Fisco, salvo poi mettere a disposizione un altro stabile, dal valore superiore del doppio rispetto a quello precedente. La terza sezione penale non ha però accolto il ricorso del contribuente: a suo dire, l'ordinanza d'appello aveva ben motivato il fumus del sequestro; elementi importanti, a tal fine, erano la natura gratuita del negozio, il fatto che il contribuente si fosse spogliato dell'intero patrimonio immobiliare, la circostanza che il donatario non avesse necessità degli immobili ricevuti (in quanto già in proprietà di un appartamento) e che, infine, il padre avrebbe continuato ad avere il possesso dell'appartamento, ivi esercitando la propria attività professionale. Insomma, per i giudici tutta la situazione lasciava presagire la volontà di usufruire dell'imposizione IVA agevolata per l'acquisto del nuovo immobile. |