Piena efficacia probatoria per il PVC fotocopiato

La questione dell'esistenza di un atto, sottoscritto dal legale rappresentante della società, con il quale questi dichiari che i prezzi del listino corrente non erano variati rispetto ad un'altra annualità si deve ritenere superata dal contenuto del PV di constatazione.

La vertenza ruotava attorno alla sentenza della CTR che aveva ribaltato la sentenza di primo grado, la quale aveva dato accoglimento alle ragioni del contribuente, avverso il suo ricorso contro un avviso di accertamento per IVA, IRPEG ed IRAP, scaturito da una verifica fiscale; in tale occasione, erano emersi rilievi circa una tenuta irregolare delle scritture contabili.

Accogliendo l'appello dell'Ufficio, la CTR aveva annotato che nel PVC era indicato che il listino prezzi dell'esercizio commerciale, in vigore per il 2003, era uguale a quello in vigore nell'anno dell'accertamento. Tale affermazione era stata ritenuta valida dalla CTR, ma il contribuente aveva presentato ricorso basando la propria impugnazione circa

l'autenticità o meno della pagina fotocopiata del verbale giornaliero, in cui era riportata la presunta dichiarazione del rappresentante.

Secondo la Cassazione “La CTR ha ritenuto che la questione dell'esistenza di un atto, sottoscritto dal legale rappresentante della società, con il quale dichiarava che i prezzi del listino corrente (relativi cioè all'anno 2005) non erano variati rispetto all'anno 2003, doveva ritenersi superata dal contenuto del PVC, nel quale i verbalizzanti davano atto di aver acquisito i listini prezzi relativi all'anno 2003, e di aver riscontrato che essi erano uguali ai prezzi di listino in vigore”.

Tale attestazione di non variazione dei listini, secondo il parere del Giudice di merito, aveva fede privilegiata ai sensi dell'art. 2700 c.c., e dunque doveva rivestire una piena efficacia probatoria. La pronuncia della CTR risultava dunque fondata sull'esame e sulla valutazione degli atti, tanto quanto sulla ritenuta fede privilegiata del PVC.