Il Governo approva l'internazionalizzazione delle imprese
07 Agosto 2015
Ok all'internazionalizzazione delle imprese. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha dato il via libera definitivo al Decreto Legislativo sulla crescita e sull'internazionalizzazione delle imprese, attuando così la Legge dell'11 marzo 2014 n. 23 (Riforma fiscale). Lo schema del decreto è stato approvato dal Consiglio dei Ministri in una prima lettura, il 21 aprile 2015. le Commissioni hanno avanzato alcune osservazioni, accolte dal Governo. Il Decreto tocca diversi punti, che è bene osservare a volo d'uccello. Innanzi tutto, il Fisco ridurrà i vincoli alle operazioni transfrontaliere, creando al contempo un quadro normativo più certo e trasparente. Sono confermate le norme sul rafforzamento dei ruling internazionali: tali accordi preventivi con il fisco, tra le altre cose, agiranno nell'ambito dei prezzi di trasferimento infragruppo, riguarderanno l'attribuzione degli utili e delle perdite alle stabili organizzazioni e normeranno la valutazione preventiva dei requisiti che definiscono una stabile organizzazione sul nostro territorio. Accordi a tutto tondo, quindi, che vincoleranno le parti per cinque anni: il periodo di imposta nel quale sono stipulati e i quattro successivi. Il Decreto tende anche una mano ai lavoratori con qualifiche elevate, che però lavorano all'estero: per invogliare i nostri cervelli in fuga al rientro fiscale in Italia, il Governo promette un beneficio per tre anni consecutivi, con la riduzione del 30% del reddito imponibile. Infine, nel decreto si introduce anche l'interpello per le società che hanno operato nuovi investimenti, per dare certezza ai profili fiscali del piano di sviluppo che si intende intraprendere. |