Codice doganale dell’Unione: istruzioni sulla gestione dei regimi speciali

La Redazione
11 Ottobre 2016

Con la nota n. 84724 diffusa nella giornata di ieri l'Agenzia delle Dogane ha fornito istruzioni relative alla gestione di taluni regimi speciali, ad integrazione di quelle già fornite con la Circolare n. 8/D del 19 aprile scorso.

È di ieri la pubblicazione della nota n. 84724 diffusa dall'Agenzia delle Dogane, la quale ha fornito le istruzioni relative alla gestione di regimi speciali.

Con l'applicazione del nuovo Codice doganale dell'Unione (CDU) e dei relativi regolamenti delegati ed attuativi – si legge nella nota – sono emerse alcune situazioni rilevanti ai fini della gestione di taluni regimi speciali che, avendo formato oggetto di recenti chiarimenti, vengono rappresentate e corredate di istruzioni ad integrazione di quelle fornite con la Circolare n. 8/D del 19 aprile scorso.

Nell'analisi del documento l'Agenzia si sofferma in particolar modo sulla trasformazione sotto controllo doganale, con specifico riferimento alle modalità operative da adottare per la fiscalità interna e nelle situazioni disciplinate dal previgente art. 136 Reg. 2913/92; sulla determinazione del valore nel caso del perfezionamento attivo; sul campo di applicazione del nuovo metodo di calcolo dei dazi all'importazione sui prodotti trasformati in regime di perfezionamento passivo; oltreché chiarire le particolari disposizioni applicabili in materia di appuramento del regime, in particolare si fa riferimento alla fase dell'appuramento dell'uso finale, dato che l'evento conclusivo non può verificarsi mediante vincolo ad un altro regime, come invece previsto per gli altri regimi speciali.

Nella nota sono stati forniti, poi, ulteriori analisi circa i regimi speciali:

  • autorizzazioni su dichiarazione e circolazione delle merci;
  • ufficio doganale competente al rilascio delle autorizzazioni;
  • casi particolari;
  • autorizzazioni che interessano più di uno Stato Membro.

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