Se l’espropriazione non inizia entro un anno dalla notifica della cartella, va preceduta da un’intimazione ad adempiere

La Redazione
13 Settembre 2016

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17838/2016, afferma il principio secondo cui se è passato un anno dalla notifica della cartella, l'espropriazione deve essere preceduta dalla notifica di un avviso.

La Corte di Cassazione ricorda, con la sentenza del 9 settembre 2016 n. 17838, che affinchè si possa procedere all'espropriazione, se è passato un anno dalla notifica della cartella, è necessario notificare un avviso che intimi ad adempiere.

I Giudici della Sezione Tributaria Civile hanno accolto il ricorso di una contribuente che aveva proposto opposizione denunciando dei vizi della procedura. Questi lamentava che, se l'espropriazione non avviene entro un anno dalla notifica della cartella di pagamento, essa deve essere preceduta dalla notifica di un avviso che contiene l'intimazione ad adempiere l'obbligo risultante dal ruolo entro cinque giorni. Il principio è stato accolto dalla Cassazione: “in tema della riscossione coattiva delle imposte, l'Amministrazione finanziaria, prima di iscrivere ipoteca su beni immobili ai sensi dell'art. 77, d.P.R. n. 602/1973, deve comunicare al contribuente che procederà alla suddetta iscrizione, concedendo al medesimo un termine – che può essere determinato – in coerenza con analoghe normative […] in trenta giorni – per presentare osservazioni o effettuare il pagamento, dovendosi ritenere che l'omessa attivazione di tale contraddittorio endoprocedimentale comporti la nullità dell'iscrizione ipotecaria”.

I Giudici di legittimità hanno accolto il suo ricorso, sentenziando che l'iscrizione ipotecaria non costituisce un atto di espropriazione forzata, circostanza, questa, che non rende necessaria la previa notifica dell'intimazione.

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