La documentazione extracontabile rafforza gli elementi di carattere presuntivo
14 Marzo 2016
La documentazione extracontabile contenuta nel floppy disk dell'imprenditore può essere la base sulla quale muovere un accertamento del fisco. Lo affermano i giudici della Cassazione con la sentenza del 9 marzo 2016, n. 4600.
Nel caso preso in esame, i militari della Guardia di Finanza avevano documentato l'esistenza di attività non dichiarate sulla scorta dei dati estrapolati dal floppy disk dell'amministratore; pertanto, l'Agenzia delle Entrate aveva notificato alla società un avviso di accertamento con il quale veniva rettificato il reddito dell'impresa e venivano liquidate maggior imposte e sanzioni. L'appello del contribuente, accettato dalla CTR, verteva, tra l'altro, sull'osservazione che i dati extracontabili rinvenuti nel floppy disk non potevano essere una prova, in quanto nulla escludeva che i preventivi ivi contenuti avessero avuto tutti quanti esito positivo.
La sentenza di appello venne impugnata dalle Entrate, con successo. I Giudici della Corte hanno quindi dichiarato valido l'atto impositivo, affermando come gli elementi di carattere presuntivo “sono stati avallati e rafforzati dal rinvenimento di documentazione extracontabile quale può essere anche un supporto informatico”.
In tal senso, secondo la Cassazione, era evidente che il quadro probatorio venisse a comporsi attraverso tali elementi istruttori, “oggettivamente non insignificanti nel processo ricostruttivo della complessiva posizione reddituale della società e nella verifica dell'esatta osservanza da parte sua degli obblighi fiscali conseguenti”. |