Meno invasività e spese contenute, ecco la riforma delle Agenzie

La Redazione
14 Settembre 2015

Con lo schema di decreto di cui all'atto n. 181-bis, il Governo interviene in materia di Agenzie Fiscali, provvedendo ad una loro riforma basata su un contenimento delle spese e su una minore invasività dei controlli.

A quindici anni dalla loro istituzione, il Governo mette mano alle Agenzie Fiscali, procedendo ad una revisione a 360 gradi, con un Decreto Legislativo ad hoc, inserito nel “pacchetto” valutato dal Consiglio dei Ministri e ora rimesso al vaglio delle Camere. Il Decreto, in un solo articolo di undici commi, prevede un riordino della struttura delle agenzie fiscali, in funzione del contenimento delle spese, intervenendo sia sul loro operato sia sul ridisegno del personale dirigenziale.

Un riordino che ha naturalmente come obiettivo quello di facilitare gli adempimenti tributari, perseguendo anche una riduzione dell'invasività dei controlli in seno al principio del controllo amministrativo unico (per evitare duplicati e sovrapposizioni), facilitando un approccio collaborativo tra l'Amministrazione, le imprese e i cittadini. Per una maggiore efficienza, il sistema delle convenzioni tra Ministero e agenzie viene rivisto, introducendo indicatori di produttività, qualità e tempestività dell'attività svolta; l'adozione di tali indicatori dovrà avvenire alla luce dello Statuto dei Diritti del Contribuente (Legge 27 luglio 2000, n. 212).

L'entrata in vigore della norma, come previsto dal sesto comma, è fissata al 1° gennaio 2016. Tra le modifiche apportate alla bozza di Decreto rispetto alla precedente versione, vi è quella, al comma 7, che prevede la possibilità di usare i dati desumibili dal rapporto al Parlamento sui risultati conseguiti in materia di contrasto all'evasione (come previsto dalla bozza di decreto in materia, anch'esso in esame, che istituisce un rapporto annuale sui progressi della lotta all'evasione) per la verifica di maggior gettito.

Al comma 9 si prevede una riduzione dell'organico delle posizioni dirigenziali delle agenzie di almeno il 10 per cento; il secondo ed ultimo articolo del Decreto, previsto ancora nell'esame preliminare del 26 giugno, è stato infine stralciato: la previsione, inerente ai concorsi per i dirigenti, è confluita infatti nel D.L. Enti Locali, in vigore dal 15 agosto 2015.

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