Sale and lease back e computazione delle plusvalenze
15 Settembre 2016
"Le plusvalenze derivanti da operazioni di compravendita con locazione finanziaria al venditore devono essere ripartite in funzione della durata del contratto di locazione". Questa la motivazione della Sezione III penale della Cassazione, la quale ha accolto il ricorso presentato dall'imputato e rinviato gli atti al giudice di merito per una nuova valutazione.
Nel caso di specie all'imputato era stato contestato il reato di omessa dichiarazione ai sensi dell'art. 5 D.Lgs. n. 74/2000 per un'imposta pari ad € 231.047,00. La cifra costituiva la plusvalenza derivante da un contratto di sale and lease back di un immobile destinato a distributore e bar tabacchi.
Il ricorrente sostiene che l'Erario abbia erroneamente computato l'intera plusvalenza in un unico anno di imposta, anziché distribuirlo per tutta la durata della locazione finanziaria, e di conseguenza valutato non correttamente il superamento della soglia di punibilità e della effettiva consapevolezza e volontà di evadere l'imposta per l'intero ammontare non dichiarato.
La prospettata argomentazione è stata accolta dai giudici di legittimità, i quali precisano che "la ripartizione della somma finanziata per la durata del contratto di sale and lease back è coerente con la causa effettiva del contratto, sicché l'assimilazione di tale finanziamento al corrispettivo derivante da una normale compravendita costituisce un'ingiustificata forzatura che non trova espressa codificazione e impedisce pericolose applicazioni analogiche anche degli oneri dichiarativi previsti, ad altro fine, dall'art. 86, comma 4, Tuir". |