Esenzioni IVA e duplice requisito della natura della prestazione

Soltanto le prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione, effettuate da soggetti abilitati all'esercizio della professione, sono esenti dall'IVA. Lo chiarisce l'Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 60/E, con la quale l'Agenzia ha precisato che «l'esenzione IVA è subordinata al duplice requisito della natura della prestazione (diagnosi, cura e riabilitazione) e di colui che la rende (soggetti abilitati all'esercizio della professione)». In pratica, «il venir meno di uno dei due requisiti comporta il venir meno anche dell'esenzione».

Con la Risoluzione viene anche identificato nello “scontrino parlante” il metodo di certificazione dei corrispettivi corretto. Infatti, secondo l'Agenzia, in merito alla certificazione dei corrispettivi, le prestazioni rese all'interno delle farmacie si possono documentare grazie allo scontrino fiscale “parlante”, che riporta la specificazione della natura, qualità e quantità dei servizi prestati e il codice fiscale del destinatario: «Non si ravvisano preclusioni – si legge nel documento di prassi – alla certificazione, da parte delle farmacie, delle prestazioni dedotte nella presente istanza mediante scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei servizi prestati e l'indicazione del codice fiscale del destinatario, in linea con quanto disposto per la certificazione dell'acquisto di medicinali». In effetti, i soggetti abilitati all'esercizio della professione sanitaria che rendono le prestazioni per conto della farmacia all'interno dei suoi locali, emettono comunque fattura nei confronti di quest'ultima.