Se la società non partecipa al contraddittorio, l'intero giudizio va dichiarato nullo

Se il contraddittorio basato su un avviso di rettifica coinvolge un solo socio, e non viene esteso anche alla società e all'altro socio, è da considerarsi nullo. Ad affermarlo sono stati i Giudici della Cassazione, in una recente sentenza.

La vicenda era la seguente: l'Agenzia delle Entrate era ricorsa alla Corte per la cassazione della sentenza della Commissione Tributaria Regionale, la quale aveva annullato un avviso di accertamento IRPEF che aveva imputato ad un contribuente la quota a lui riferibile dei maggior redditi accertati nei confronti della società. Tra i motivi apportati dall'Agenzia, vi era che nel contraddittorio non erano stati integrati né la società né l'altro socio.

I giudici hanno accolto la tesi delle Entrate. “La rettifica della dichiarazione dei redditi di una società di persone – si legge nella sentenza depositata il 12 ottobre n. 20488 – e le conseguenti rettifiche delle dichiarazioni dei redditi dei relativi soci si fondano su un accertamento unitario; dal che discende che il ricorso tributario proposto, anche avverso un solo avviso di rettifica, da uno dei soci o dalla società riguarda inscindibilmente sia la società che tutti i soci”.

In tal senso – hanno osservato i Giudici – il giudizio di merito sull'impugnativa dell'avviso di accertamento nei confronti del contribuente si era svolto senza che la società partecipasse al contraddittorio; ergo, l'intero giudizio va dichiarato nullo, e rimandato al primo grado per la partecipazione anche degli altri attori (la società e i soci).