Omesso pagamento della rata di condono: la cartella è valida anche se non preceduta da avviso bonario

La cartella emessa per il mancato pagamento delle rate di condono è valida anche se non preceduta da un avviso bonario: ciò perché il contribuente è evidentemente a conoscenza del fatto di non aver pagato le rate. Lo hanno affermato i Giudici della Cassazione con la sentenza del 13 novembre 2015 n. 23247.

Tanto la CTP quanto la CTR erano state concordi nell'annullare la cartella di pagamento notificata ad un contribuente per IVA, IRPEF ed IRAP emessa a seguito del mancato pagamento delle rate di condono ex art. 9-bis della Legge 27 dicembre 2002, n. 289. Secondo i Giudici di merito, la cartella era stata annullata sia perché non era stata data comunicazione dell'istanza di condono non perfezionata, necessaria al contribuente per rimediare, e sia perché la cartella non era stata preceduta da un avviso bonario.

I motivi sollevati dalle Entrate sono parsi fondati ai Supremi Giudici. “In effetti – hanno scritto – nessuna disposizione prevede che il mancato pagamento del rateo di imposta, stabilito per usufruire della definizione agevolata ex art. 9-bis, Legge n. 289/2002, debba essere comunicato al contribuente; ciò appare logico, perché il contribuente sa per primo di non aver pagato l'imposta dallo stesso dichiarata”. E, per giunta, l'avviso bonario è previsto per il solo caso in cui dai controlli automatici emerga un risultato diverso da quello indicato in dichiarazione, “ciò è logico, perché si tratta, nella sostanza, di accertare una maggiore imposta rispetto a quella dichiarata, laddove invece, nel caso nostro ,l'imposta di cui era stato richiesto il pagamento era esattamente quella dichiarata”. Insomma, per i Giudici di piazza Cavour non ci sono state molte alternative che accogliere il ricorso dell'Erario e cassare la sentenza impugnata.