Dalla FNC chiarimenti su reclamo e mediazione

La Redazione
18 Aprile 2016

La Fondazione Nazionale dei Commercialisti con il documento “Il reclamo e la conciliazione giudiziale dopo il D.Lgs n. 156/2015” ha chiarito le novità normative introdotte, con particolare attenzione per i profili applicativi delle stesse e sui chiarimenti forniti dall'Amministrazione finanziaria.

La Fondazione Nazionale dei Commercialisti, con l'allegato documento “Il reclamo e la conciliazione giudiziale dopo il D.Lgs. n. 156/2015”, ha illustrato le novità normative introdotte focalizzandosi prevalentemente sui profili applicativi delle stesse e sui chiarimenti forniti dall'Agenzia delle Entrate con le Circolari n. 38/E del 29 dicembre 2015 e n. 12/E dell'8 aprile 2016.

Come noto, il D.Lgs. n. 156/2015 recante “Misure per la revisione della disciplina degli interpelli e del contenzioso tributario, in attuazione degli articoli 6, comma 6, e 10, comma 1, lettere a) e b), della legge 11 marzo 2014, n. 23”, ha introdotto modifiche di rilevante portata, da un lato, alla disciplina degli istituti del reclamo e della mediazione nel processo tributario e, dall'altro, alla disciplina della conciliazione giudiziale.

Tali modifiche hanno comportato un rafforzamento e una razionalizzazione complessiva degli istituti in argomento soprattutto al fine incentivare ulteriormente la deflazione del contenzioso tributario.

Tra le modifiche più rilevanti apportate alla conciliazione giudiziale, ricorda la FNC, vi è il fatto che, a differenza di quanto avveniva nel sistema previgente, essa è ora ammessa nel secondo grado di giudizio ed anche nel caso in cui la controversia sia soggetta a reclamo/mediazione.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.