Emendabile la dichiarazione anche dopo il termine annuale

La Redazione
20 Gennaio 2016

La Corte di Cassazione pronunciandosi in tema di dichiarazione dei redditi, con l'ordinanza n. 313/2016, statuisce che è possibile emendare errori presenti nella stessa anche oltre il termine annuale.

È possibile emendare qualsiasi errore contenuto in una dichiarazione, anche oltre il termine annuale: la Cassazione è tornata sul tema dell'emendabilità delle dichiarazioni, intervenendo in una controversia nella quale l'Agenzia delle Entrate si opponeva ad una dichiarazione integrativa che, rilevava, era stata inviata oltre il termine annuale prescritto; ma la Cassazione, con l'ordinanza depositata il 12 gennaio 2016, n. 313, ha accolto il ricorso del contribuente.

Questa Corte – si legge in ordinanza – ha affermato l'emendabilità, in via generale, di qualsiasi errore, di fatto o di diritto, contenuto in una dichiarazione resa dal contribuente all'Amministrazione fiscale, anche se non direttamente rilevabile dalla stessa dichiarazione”. La dichiarazione, secondo i Supremi Giudici, non si configura infatti come un atto negoziale, ma è invece un atto di scienza o di giudizio, che è modificabile in regione dei nuovi possibili elementi emersi in relazione ai dati dichiarati.

Inoltre, hanno aggiunto i Giudici, “laddove ci si opponga ad un atto imposito emesso sulla base di dati forniti dal contribuente, non si verte in tema di “dichiarazione integrativa”, bensì in ordine alla fondatezza della pretesa tributaria, alla luce degli elementi addotti dalle parti, nel rispetto dei relativi oneri probatori”; dunque va riconosciuta la possibilità per il contribuente di opporsi, in sede contenziosa, alla maggior pretesa contributaria, sia in linea di fatto che di diritto, indipendentemente dal termine previsto dall'art. 2, comma 8 del D.P.R. n. 322/1998.

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